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Maintenent

By Poesia 7 Comments

Il sole che muore

fra le crepe di un muro,

un po’ rosso, un po’ giallo

un po’ nero, ferito nel cuore

dagli artigli del gatto di casa.

Uno sguardo furtivo, un cancello

socchiuso e la panca di pietra

che pian piano si fredda,

il calore ceduto ai tuoi lombi

ragazza, che sognando l’amore

come un fiore ti schiudi…

 

Non troppo!

By Poesia 4 Comments

Bagnami le radici,

che non sanno

quando sarà

il tempo di bere.

Io mi affido a te,

come l’anthurium

nel vaso rosso,

timoroso del sole…

Quante orchidee,

da noi, sono morte

di incolpevole boria?

Troppo belle, troppo accudite,

ammirate e non capite,

pur adorate

nella schiavitù padronale.

Resta solo

quella ostinata sfacciata

che non dà fiore, ma foglia,

che tu bagni con estrema,

quasi crudele, parsimonia.

Aspettando tempi migliori.

Così fai con me,

vecchio mio amante saggio!

Dammi poca speranza,

quel tanto che basta,

così, credi a me,

vecchio amante saggio,

non affogo nel dolore,

né appassisco di gioia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stagioni

By Poesia No Comments

Ibisco

Io dissi:

“Finalmente le rose!”

E fu primavera,

un sospiro di vento,

la pioggia più dolce,

e la speranza,

breve a fiorire,

petali sul cuore…

Poi dissi,

affacciata alla notte:

“Come è calda

la sera!”

Ed ecco l’estate

che brucia da sola,

per l’incapacità

di commozione,

e l’aridità del cielo.

Non piove,

riarso è il giardino,

le crepe sul cuore,

il viola dell’ibiscus,

fiore da funerale…

La rosa rampicante, il merlo e la tortora

By Poesia 7 Comments

rose

Sono così stanca

che il fischio del merlo

le orecchie mi fora.

Vedessi la fronda

incolta di rosa

come si stende

di appoggio bramosa

e pesa di fiori nell’aria

odorosa!

Così stanca, come la rosa

non trovo una spalla

su cui rampicare

e penso, oramai,

che questi miei graffi

che porto sul cuore,

muovendomi il vento

a caso, impietoso,

li abbia inferti io stessa,

ma senza volere

e intanto già muoio

fiore per fiore…

La tortora canta,

funerea, in amore.

Poesia sul fiore (ballata di strada su un amore tragico)

By Poesia 4 Comments

rosarosettafollia

Chi curerà la mia paura,

la cecità delle mie notti insonni,

chi fugherà la notte dai miei sogni?

Mi manchi, amore mio. Lo so: sono banale.

Vorrei parlarti con la brillante voce

che al pomeriggio risorge dalle aiole.

Sono le rose, amore dolce,

le rose gialle e rosse che dicono colore.

Chi curerà la nostalgia

ed il rimorso per il tuo precoce volo?

La primavera, amore, sboccia adesso,

ma le manca la luce del tuo sguardo.

Mi ossessiona la mente il caprifoglio

sdraiato fra la panna dei suoi fiori

a suscitare il delirio dei mie sensi.

Sento il profumo della pelle calda,

brucia il tuo corpo offerto alle carezze.

Non volevo dirtelo, lo so, tu piangi spesso:

la nostra colombella è morta stamattina.

Il nido silenzioso mi ha avvertito.

Ah, l’inesperta, piccola creatura

ha scelto male la sua prima casa!

Il gelsomino l’ha accolta e l’ha sedotta,

me l’ha uccisa con l’esca del profumo.

Chi curerà la solitudine,

nei lunghi corridoi dalle infinite svolte,

dove risuona l’eco dei tuoi passi,

leggeri come petali caduti?

Questa è la vita adesso, amore mio:

un delirio di odori e di colori.

La cura, lo sapevi, il tuo ritorno…

Sei tu il mio fiore o tutti i fiori.

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