Skip to main content

Gioia

By Poesia No Comments

Vorrei esser nata cane

per quei gloriosi mesi cuccioli

quando basta una palla

o il rientro del padrone

per far cantare il cuore

come un chitarrone.

 

 

Il pensiero

By Poesia No Comments

 

Inerme quasi rotto il cuore

patente sui liquami dell’ora

fa imbibire le sue crepe di creta

dal grigiore ostinato del tempo,

un novembre di cracule e corvi

che fu avaro di cielo e di sole.

E così si consuma la sera,

non diversa dall’inizio del giorno,

con le sue suggestioni angolari.

Con le vesti ormai lacere d’ansia

verso spigoli acuti di muri

si suicida in eterno ritorno

il divino che c’è nel dolore

senza mai lasciarmi morire.

E mi frullano dentro gli aironi

quando grigi nel grigio dei nembi

dal canale spiccano il volo.

Non palude, non mare, non fiume,

una vena nel tempo, il pensiero.

 

Al bar Galleria

By Poesia 2 Comments

Lo sai che mi piace

trascinare le ossa

qua e là dentro ai bar,

una casta bohème

di caffè e di spuntini.

Però al bar Galleria

è una cosa speciale,

il suo piccolo mondo

un serraglio di vite,

confidenze ed amori

raccontati  di fretta,

tra l’ufficio ed il bus.

E sentirsi un po’a casa,

così uguali e diversi

nella bolla sospesa

fra invenzione e realtà,

così uguali e diversi,

un po’soli e un po’ no.

 

Le mie montagne dopo la curva sulla strada dei sogni

By Poesia 3 Comments

Voi che mi dite:

“Guarda com’è bella

questa nostra campagna!”

mentre la macchina fugge

fra sterpi dipinti di giallo

e basse fumanti colline

che accerchiano lente

un mare di nuvole e noia

e l’anima mia che si sdraia

sui rami stecchiti dei pioppi

divisa dal vento in brandelli

di flagellazione e rimpianto…

…Cari compagni di viaggio,

sappiatelo tutti, amici parenti:

Lei qui sta morendo, lo sento!

Quei fiocchi rosati tardivi,

sfuggiti alle brume nel cielo,

della mia nostalgia sono lembi

che vanno là dove ha un senso

il verbo tornare e dove mi è dolce

posare i sogni la sera

per nutrire il mio arido cuore.

La nera notte bianca del ritorno dei morti

By Poesia No Comments

Come mi piacerebbe

tornare a stanotte,

quando l’intimità

con l’insonnia

lucidava I pensieri

che parevano belli

come chiari cristalli!

Collimava il ritorno

dei miei morti di casa

con il folle concetto

del risorgere adesso,

non avere paura

dei rumori sul tetto…

Solo vento che gira

fra le tegole smosse

o la morte sovrana

che i miei giorni divora?

 

 

Santa Silvia di domenica a Livorno

By Poesia 7 Comments

Non so se ancora punirmi

dì chissà quali peccati,

che credo di non aver fatto,

e riordinare i cassetti,

un brutto, ingrato lavoro,

oppure godermi l’accidia,

i miei noiosissimi ozi,

sempre in camicia da notte,

o farmi un tantino di forza,

uscire, scovare “un barrino”

aperto di festa al mattino

e andarmi a bere un caffè.

Auguri di cuore a tutte le SilviaBuon Onomastico

 

2 Novembre

By Poesia 2 Comments

Oggi lo sento nell’aria

questo novembre di ossa,

fradicio triste colloso,

striscia sui tetti di pioggia.

Cadaveri vani di canto

sfogano i mesti gabbiani

rincorsi dal rude maestrale,

traditori immondi del mare.

Quanto lontana è l’estate!

Quasi non provo rimpianto.

Sai, mi succede ogni giorno

di non volere più niente

indietro dall’avido tempo.

Intanto sbiadiscono in cielo

le ultime stelle al mattino,

io sono svegli dall’alba

e con i miei morti in ritardo

mi giro la casa in silenzio

spazzando i fasti di ieri

con questa coperta di lana

che mi riscalda le spalle,

strappata ad un letto di sogni

che ormai chissà dove vanno.

%d