Qualcosa di straniero
in me, nella mia bocca,
me lo dicono tutti, qui,
manco fossi in esilio.
E lo sguardo lontano,
come il tuo, madre cara,
col suo azzurro severo,
però molto più caldo,
coi riflesso del mare,
che ci mise mio padre
fino a che non fu verde
e con l’oro del sole.
Di qui non mi piace
l’indolenza scherzosa
e l’attesa di un giorno
in cui tutto migliori.
Noi, ragazze di ghiaccio,
occhi assenti per gli altri,
molto oltre a guardare,
gli mettiamo paura
anche senza parlare.
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