Dedico queste due composizioni alla mia bisnonna materna, Marcella Ceresa, la prima è stata ispirata da un recentissimo sogno, la seconda, un gioco linguistico, ne è la figlia naturale.
Ancora una volta, per illustrare la mia poesia, ho usato una fotografia di Paolo Scarpellini, scegliendola fra quelle che fermano istanti diversi del giorno sulla stessa passerella di legno che corre verso il mare.
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