Io dissi:
“Finalmente le rose!”
E fu primavera,
un sospiro di vento,
la pioggia più dolce,
e la speranza,
breve a fiorire,
petali sul cuore…
Poi dissi,
affacciata alla notte:
“Come è calda
la sera!”
Ed ecco l’estate
che brucia da sola,
per l’incapacità
di commozione,
e l’aridità del cielo.
Non piove,
riarso è il giardino,
le crepe sul cuore,
il viola dell’ibiscus,
fiore da funerale…