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Per Amalia Peteani, nel centoventicinquesimo anniversario della nascita

By Poesia No Comments

Cara nonna Amalia,

mai ti celebrai,

antesignana schietta

del vivere con sé.

Oggi mi hai suggerito

dalle remote nebbie

dove tu vivi ancora,

adesso io lo so,

“trinke, trank, getrunken,”

con tutto il paradigma,

così io brindo a te.

Mi accorgo solo adesso,

guardando il calendario,

che è il tuo compleanno

e vorrei dirti quanto

ho amato quei momenti

ad asciugare i piatti

o a pulire il pesce

e ridere con te

nella cucina ingauna

col lavandino in marmo.

Avevo cinque anni,

ma non li scorderò,

tu mi cantavi i lieder

e io rivedo ancora,

tutti quei sogni dolci

difficili, in tedesco

e mi auguro davvero

che nel tuo Paradiso

tu abbia sempre accanto

“die engel” biondi e santi

di cui cantavi a me.

La foto che ho scelto per illustrare la mia poesia ritrae nonna Amalia nel 1929

 

L’orologio fa tic tac (gioco di bambini)

By Poesia 4 Comments

A passi di viandante

il tempo se ne va.

Stivali di lancette

picchettano il quadrante,

congenita zoppìa

divide in passettini

il giro dei destini.

Tic tac tic tac tic tac,

sempre lo stesso ritmo,

dipende dalla meta

quanto sia svelto o lento…

 

Chiudi di gli occhi, bel bambino

By Poesia 2 Comments

Rottami di rame dispersi nel cielo

arpeggiano suoni aciduli,

vibrazioni di stelle

friniscono.

Pendono sogni impiccati

da forche fittili,

una luna di Vincent

si sgretola

in cerchi concentrici,

Il cuore velato di traumi

si placa nel nero.

 

 

Microluna

By Poesia 4 Comments

Te ne vai, befana mia,

verso una microluna lontana,

salutata dal coro dei lupi,

incalzati da urgenze d’amore.

Un puntino lassù, controluce,

eppure sei tu, amica strana.

 

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