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Atmosfere particolari

By Poesia 8 Comments

Filo di spugne

Per appendere il porta spugne

in bagno, progetti e discussioni.

Intanto la casa nuova cresce,

si abitua ai nostri rumori

profumi e odori e la doccia

rugiadosa calda la sera ci cura

la nuda lenta stanchezza,

poi facciamo insieme il conto

degli scatoloni, che diminuiscono

mentre i mobili si riempiono..

e i cuori, i cuori…battono.

La casa di Sordevolo

By Poesia 7 Comments

veduta di Sordevolo dal prato di santa Marta

Grazie zia Paolina

per esserti fermata

lungo la salita

che porta su al Bornello.

Lo so, non era vero,

non c’eri tu e io non c’ero,

ma, ai bordi del mio sogno,

vedevo la chiesetta

e tu sembravi viva

e mi sedevi accanto

su quei gradini grigi

che vanno a Santa Marta.

Io sono molto stanca,

ma sono dentro ai giorni,

non è come per te,

che transiti nei tempi

che formano l’eterno

e che, quando ne hai voglia,

ritorni alla tua casa

che ora mi è preclusa,

che fu nei miei bei tempi

la vera amata casa

che sola mi riposa.

Il giardino

By Poesia No Comments

muro di lacrime e sangue

La bocca del giorno

s’atteggia

a un non sorriso,

anche il sole

sopra al prato

piange.

Soffro i miei passi

così stanchi.

Il muro della casa

dall’intonaco stinto

stilla

lacrime e sangue.

Esclusi

By Poesia One Comment

casa scura scura e le rose

Ostinato quel tralcio di rose

palpitando di petali chiari

già saluta un ceruleo mattino,

e non sa che la notte sta in casa,

al di là di finestre di esclusi.

Rosa di maggio

By Poesia No Comments

ombra-della-rosa

Uovo all’occhio

mela e purè,

questo stasera

io mangio

e non desidero altro.

Era il mese di maggio,

ricordi, mammina?

Nonna Amalia

mi portava al rosario

ed il sole al tramonto

decorava la chiesa

con l’ombra lunga

e nera della rosa

che di rosso

fuori splendeva.

Ah, come mi sentivo buona!

Tu, a casa, intanto,

preparavi la cena.

Certe storie d’amore

By Poesia 3 Comments

ragazza-abbandonata-con-peluche

Non ti segue a casa

è in giro con la sua gente,

tu sdraiata sul letto

col tuo cellulare,

la memoria del cuore.

È per te la tua roba,

come quella maglietta

che ti ha dato una sera,

solo un piccolo straccio,

ma ci senti l’odore

e la stringi sul petto

un pò per farlo tornare…

Ma lo sai, vero, piccola,

dove vanno a finire

certe storie d’amore…

Ti porto le mani (la poesia della scimmia che gioca con la tastiera)

By Poesia 5 Comments

la-casa-rossa

Grazie per il parcheggio

sotterraneo nel tuo cuore

ah, dovresti saperlo

che sempre più spesso

nemmeno io mi fido,

mi fido di me stesso…

Ma se è la mia storia

che tanto ti piace,

così fantastica

nella tua testa,

devi saperlo,

ragazza incantata,

che è solo un sogno

nella tua testa.

Nella tua casa

divento reale,

è questa l’isola

nella mia testa,

meglio dei mari

che ti racconto

e tu sei e felice

e ti abbandoni,

io sono un sogno

nella tua testa…

A casa tua io ci vengo

e ti porto le mani

per donarti carezze,

per rubarti le labbra

per prometterti cose

e baciarti le orecchie,

perché tu mi creda

e quando mi pare

poter ritornare.

 

La stanza sul corridoio

By Poesia 7 Comments

la-stanza-sul-corridoio

Sento parlare la sera

parole di campane

e le pareti altrui

giocare coi bambini.

Il buio mangia

il corridoio scuro

la casa già scompare.

Solo questa stanza

mi appartiene. Come la vita,

un breve spazio in luce

che rimane.

Faretti in corridoio

By Poesia 2 Comments

faretto-rosso

Mi costruirò tramonti in casa,

scenari di deserto

e verdi acquari trasparenti

con i faretti e qualche clic

e, naturalmente,

un programmatore intelligente.

Basterà questo a placare

la mia voglia di viaggiare,

a far tornare nella mente

il respiro sanguigno

del vento del mar Rosso

e la sagoma del Sinai

e il suo fuoco che la notte

si ingoiava in un sol morso ghiotto?

Clic. E spegnerò il ricordo

col telecomando, abbuiando

il corridoio e la mia mente.

Come mi compenserà il soffitto

per aver perduto il giorno?

Chi mi ridarà le stelle?

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