Skip to main content

Secondo Giovanni

By Poesia One Comment

Sferza col pelo verdastro

il suolo assai stanco

del nostro incerto millennio

ventre a terra galoppando

il cavallo impietoso

del quarto cavaliere,

cui fu dato il nome di Morte

e gli tiene dietro tutto l’inferno.

Siamo dentro l’apocalisse,

non so cosa vorremmo di meglio…

 

 

Lividi

By Poesia 8 Comments

Sono livida

di lividi circolari,

i succhiotti della morte

sul mio inerme cuore.

Sulle ferite inferte

dal dolore, solo lamie,

divoranti immonde

e nessuno a medicare

il mio inesorabile male.

 

Halloween ai tempi del Corona

By Poesia 2 Comments

Tu dirai: “Che novità!”

E non hai torto, ragazzo.

Stasera sono triste e lo confesso,

mi sia è aggrappata al cuore

questa luce artificiale rossa

che tenta di scaldarmi il malumore

con le inventate stelle dei faretti

che artigliano le tende polverose

coi riflessi adunchi ad attaccarsi

al cielo nero, fuori, in qualche modo.

Niente mi allevia dall’ondata

di lecita paura di morire sola

in questo mondo stolto e sciocco.

E l’ambulanza intanto passa

e grida: “State attenti, non aprite

alla morte, la notte di Ognissanti!

State a casa per Halloween, quest’anno,

bevete del buon vino con gli amanti

e poi di corsa a letto a far l’amore!”

 

 

La bellezza del cielo

By Poesia No Comments

Quando straparlavo

della bellezza del cielo

e sempre immaginavo

baie d’oro e lidi rosa

e bagni dell’aurora

in quell’etereo mare

che il regno degli dei

cinge e lambisce,

io ancora speravo.

La morte assai lontana,

allora, e grande l’illusione

che la bellezza riscattasse

la caducità dell’uomo.

Ora che ho più paura

venderei i miei albori

per un anno di vita solo.

 

Protesi esterna

By Poesia One Comment

Non asseconderò

il tuo asservimento alla morte.

Lo so che provi dolore,

che non  è colpa tua,

che la paura ti plagia

e di distrugge la gioia

nell’ infinita attesa

di una fine che non pare

così pronta ad arrivare.

Povero tesoro

che ti mesci il veleno

da solo! Ascolta:

Una volta conobbi

un bambino malato

d’autismo, con il braccio

che pareva uno straccio…

Volevo salutarlo,

stabilire un contatto…

Ecco, tu che ancora puoi,

afferrala, questa mia mano

che allora tesi invano!

 

La morte cortese

By Poesia 6 Comments

Questa mattina,

vidi la morte

nel corridoio,

nel corridoio

della mia casa.

Proprio là in fondo

c’era la morte,

c’era la morte

seduta sul trono.

Con le sue vesti

sovrabbondanti,

fatte di lembi

di vesti dei morti.

Più nera del nero

dell’alba d’inverno,

vidi la morte

e la vidi in trionfo.

Per andare in cucina

a farmi il caffè

avrei dovuto

passarle accanto.

Mi era parsa benigna,

e priva di fretta,

come chi viene

e poi se ne va,

ma era la morte,

la morte sul trono.

Non troppo impaurita,

mi mantenni prudente.

Tornai a letto

e adesso son qua,

piuttosto contenta

di raccontarlo.

C’era la morte

e poi se ne andò.

C’era la morte

nel corridoio,

c’era la morte

seduta  sul trono.

Vidi brillare

nel portaombrelli

della sua falce

la grande lama.

Nel portaombrelli

a forma di scarpa

vidi brillare

la grande lama.

C’era la morte,

seduta sul trono

nel corridoio

della mia casa.

C’eran la morte,

La falce, la lama…

Recò un avviso

la morte cortese,

la morte senz’arma,

seduta in maestà.

Or se n’è andata,

ma un dì tornerà,

brandirà la sua falce

e mi ucciderà.

 

La nera notte bianca del ritorno dei morti

By Poesia No Comments

Come mi piacerebbe

tornare a stanotte,

quando l’intimità

con l’insonnia

lucidava I pensieri

che parevano belli

come chiari cristalli!

Collimava il ritorno

dei miei morti di casa

con il folle concetto

del risorgere adesso,

non avere paura

dei rumori sul tetto…

Solo vento che gira

fra le tegole smosse

o la morte sovrana

che i miei giorni divora?

 

 

Il giorno dell’ansia

By Poesia 3 Comments

Oggi è uno di quei giorni

di tempo così espanso

che ogni minuto dura

un quarto d’ora, un tempo

di scorrimento lento,

come un fiume alla foce,

morte al rallentatore.

Il silenzio ha una connotazione

da esecuzione capitale,

un nodo scorsoio alla gola

senza poter  mai parlare.

C’è una calma in giro

senza colori e sentimenti,

un fine estate crepuscolare,

un tramonto senza gloria

né colore, senza voglia

o potere  di gridare,

laringectomia sacrificale,

un grigiore interiore

che vetrifica lo sguardo

nella cataratta di chi aspetta

senza poter vedere il mostro

della sua paura.

 

 

Anima Mundi

By Poesia No Comments

Tutta quest’anima malata,

gonfia di rabbia 

e verde invidia

abita il tempo

del qui e ora

del povero mondo

che noi siamo. 

Non so come sia accaduto

né quando, 

ma la contaminazione 

è grande.

E naufraga ogni giorno,

arpionando la sabbia 

con unghie disperate, 

la redenzione, 

vinta dai naufragi

e dall’indifferenza

alla morte dell’innocente.

Talassoterapia

By Poesia 2 Comments

 

Per me si fa labile il confine

fra la libertà, la morte e il mare

e mi fa male il vento, male i rombo

delle onde contro il cuore,

male questa voglia immensa

di fuggire il tempo verso il sole.

Ah, poter spezzare quella curva

linea viola che segna l’orizzonte

ed i confini umani del sapere!

Portami via di qua, mio amore,

non ho più voglia di pensare,

non mi calma il respiro contemplare

l’immensa assurdità del cielo

e sono così stanca di tossire…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: