Il sole sembrava una cisti
che ispessiva un cielo coperto.
Infatti, è esploso sul tardi,
debordando a causa del vento
e ha sporcato qua e là sopra i tetti
precedendo di poco il tramonto.
Ascoltavo la morte tossire,
incapace di dirmi fra quanto
e tornavo fra i miseri cenci
di una vita pezzente e paziente
a guardare dai vetri sporchetti
quella sfera armillare in gramaglie
dove ruota il dolore soltanto.
Molto densa 🌷
Apprezzo l’originalità del commento! In effetti nella malattia cronica ci resta attaccato addosso un eccesso di materia che tende a trattenere gli slanci dello spirito. Grazie elettasenso, ti auguro una buona serata!
L’ho sentita sulla mia pelle questa sensazione perché – attraverso la tua poesia – l’hai resa 🌷un abbraccio cara Silvia