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Pomeriggio malato

By Poesia 3 Comments

Il sole sembrava una cisti

che ispessiva un cielo coperto.

Infatti, è esploso sul tardi,

debordando a causa del vento

e ha sporcato qua e là sopra i tetti

precedendo di poco il tramonto.

Ascoltavo la morte tossire,

incapace di dirmi fra quanto

e tornavo fra i miseri cenci

di una vita pezzente e paziente

a guardare dai vetri sporchetti

quella sfera armillare in gramaglie

dove ruota il dolore soltanto.

 

Il circo di Alice

By Poesia No Comments

E poi ti accorgi

della falsità del tuo cielo,

è solo un tendone da circo

con un piccolo buco lassù,

da dove sbuca quello vero.

E ti scoppia la rabbia

della gabbia. Povero illuso!

Trapezista professionista,

sempre lì a spenzolare,

per tradizione familiare,

a essere dolce e paziente

e non te ne importa niente,

tu che non volevi essere

buono, almeno non sempre.

E ti metti a gridare

fingendo uno strappo

muscolare. Meglio fare il leone,

ruggire, ruggire fieramente

e, quando la fame ti molesta,

sbranare il domatore con la frusta.

E all’ improvviso capisci

la giovane stella circense,

la bionda, freddissima Alice

delle meravigli più grandi,

che fa sempre ogni cosa

per dimostrare di essere brava

e compiacente. Ma soddisfa

la sua segreta voglia di morte

con le acrobazie più spietate,

senza rete, naturalmente.

 

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