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Pomeriggio malato

By Poesia 3 Comments

Il sole sembrava una cisti

che ispessiva un cielo coperto.

Infatti, è esploso sul tardi,

debordando a causa del vento

e ha sporcato qua e là sopra i tetti

precedendo di poco il tramonto.

Ascoltavo la morte tossire,

incapace di dirmi fra quanto

e tornavo fra i miseri cenci

di una vita pezzente e paziente

a guardare dai vetri sporchetti

quella sfera armillare in gramaglie

dove ruota il dolore soltanto.

 

Seren sarà

By Poesia 5 Comments

Oggi è stato difficile

far tornare il sereno,

persino il sole

pareva sfinito,

lottando col vento

e una pioggia inclinata

che batteva sui vetri,

e poi scivolava.

Così come la vita,

tentativi ed errori,

alternanza ostinata

di speranze e dolori,

grandinate sul cuore,

ogni tanto l’amore.

 

E adesso musica!

By Poesia 8 Comments

Chiarine nel finale

A me la vita suona dentro,

a volte dissonante,

a volte piano, a volte lento,

a volte andante, a volte al ritmo

pazzo di una giga popolare.

Ed eccoli i miei sogni svergognati

che ballano sull’aia dell’amore

e tutti quegli scheletrì sbiancati

che si percuotono da soli

xilofoni di ossa sul torace

e cantan funebri  lamenti

in do diesis minore.

Mi godo le mie pioggie e i cluster

che corrono sui vetri dell’inverno

appena appena prima di gelare

e si flagella il theremin del vento.

I miei pensieri, credo, sono questo,

pentagrammati su ali di colore,

e tutte quelle trombe in fondo

che un giorno squilleranno

il mio improrogabile finale.

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