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Autunno, Ottobre…

By Poesia No Comments

Ho pensato che è davvero giunto il momento di celebrare l’Autunno e l’Ottobre, nel suo primo giorno, che volge oramai al tramonto, con tre miei piccoli giochi linguistici ed un delicato acquerello di Riccardo Scarpellini.
Acrostico ottobrino mostoso
Ormai
Traboccano
Tini
Ondivaga
Bruma
Ricopre
Erbe essiccate.
Acrostico ottobrino lacrimoso
Ottimo
Tempo
Trascorsi!
Oggi
Bramo
Ritorni
Estate.
Acrostico autunnale meteorologico
Aurore assonnate
Umorali umidori
Traspirano. Tuoni titubanti
Uggiolano
Nebbie nascondono
Nemorali ninfe nude
Occasi ovattati ozieggiano…

 

A Dicembre (nel suo primo giorno)

By Poesia One Comment

Allora bisogna accorgersi di te,

per quel tuo voler essere pungente.

E come sospira la tua bocca densa

di nebbia, o forse fiato di condensa,

masticando le grida di sirene

che mugghiano dal mare alle polene!

Ci dorme dentro tutto quell’amore

che ci accaldava le membra,

l’altra estate, fino alle soglie dell’autunno.

E ora ritroviamo sul cuscino

più cha altro una gran consolazione

per essere vicini e caldi e insieme,

io e il mio amato unico bene

e, questo lo speriamo, lontani dalla morte.

Ti apro le finestre per esserti accogliente

e mi ti diluisci dentro, ma fai bene,

al fondo dei polmoni inariditi,

gustando io il tuo ghiaccio scricchiolante,

il tiepido sorriso del mio amante

e mite, la speranza del futuro,

cantata dalla bocca del camino.

 

 

 

 

Sera triste

By Poesia 6 Comments

Alla periferia della notte

una sera stanca e delusa

si trascina fra cenci di luce

seminando coi colpi di tosse

la fatica, gli errori, i rimpianti.

Si rannicchia in un angolo buio

anelando soltanto dormire.

Sarà questo, dunque, l’autunno?

Un’eroica agonia senza sogni?

Senza stelle, né luna, né amore?

 

 

 

Discesa agli inferi

By Poesia 10 Comments

L’alba tarda

in cucina

ogni giorno di più.

Mi fa male al cuore

aprire le tende

e non vederla più,

al suo posto la notte

è sdraiata sui tetti.

Fra sei minuti, lo so,

alle sette e zero sei,

ritornerebbe,

e il sole con lei,

se però non piovesse

nel grigio uniforme

di un cielo irreale.

Fra poche ore

sarà l’equinozio,

il tempo si adegua

e rotola il tuono,

come se fosse

campana del duomo.

Durerà il giorno

quel tanto che deve,

dodici ore o poco di più.

C’è un mesto colore,

il piombo d’autunno

e mesto è l’odore

di marcio del tiglio

e poi da domani

il giorno si scorcia,

Persefone sposa

va sempre più giù…

Auguro a tutti un felicissimo Autunno!

 

 

Azzurro impuro

By Poesia No Comments

Come una margherita

l’alba m’è sfiorita tra le dita

lasciandomi impaniata

nello stupore denso

di un giorno senza senso.

Oggi mi dilania i fianchi

la voracità del tempo,

che mi lacera il corpo,

il cuore, il sentimento.

Nel gorgo di un abisso

dal colore azzurro impuro,

come i lembi pesanti

che pendono dal cielo,

si sgretolano gli anni,

le speranze, il mio futuro.

Son finiti ad uno ad uno

primavera, estate, autunno

e manca così poco ancora

all’esizio rovinoso dell’inverno…

 

Rosso, aranciato, giallo

By Poesia No Comments

Pulcino spiaccicato

Inadeguato pulcino

di uno stormo che vola

cado giù, a conoscere il suolo,

sparpagliando le piume

sopra un pugno di fragili ossa

e la fossa sembra il male minore,

che mi accoglie e distoglie

dall’emorragia di dolore

e l’autunno così rosso di foglie

pare un cuore che accoglie,

così giallo e arancio di foglie

pare un letto caldo di sole.

Caldarroste

By Poesia 4 Comments

Dora e Eridano divinizzati

Ma come è strano mangiare

le caldarroste sul mare,

con questo autunno, poi,

che è così lento a venire…

A me piaceva a Torino,

ed era vicino il Natale ,

con i regali occhieggianti

dalle vetrine eleganti

e il Po e la Dora sdraiati,

quasi del tutto svestiti,

vicino a Piazza San Carlo

e c’era mio padre al mio fianco

e io gli cercavo la mano,

aveva il cappotto pesante

e, con il freddo che c’era,

-da farci fumare il respiro-

metteva i marroni bollenti

nelle sue tasche capaci,

li mangiavamo contenti

e i cuori ridevano piano…

Pensando al cimitero di Nervi nel mese dei morti

By Poesia 2 Comments

angeli-di-pietra

Chissà mio padre

e la mia mamma,

quattr’ossa ben esposte

all’anemia del sole

d’autunno boreale…

e poi percuoterà l’inverno

adunco coi suoi rami

inquieti rap tombali

e urla sui crinali,

suicidi collinari,

chissà se parleranno

del nostro assente amore

le vesti da fantoccio

per sempre sull’attenti

e noi così lontane

perdute dentro i tempi

ballando senza freni

la giava secolare…

Amare d’inverno

By Poesia 9 Comments

macedonia-al-sempervivum

Gustammo ierlaltro

rosse perle d’estate

sapidissime ancora

e d’amore e di mare…

Io berrei volentieri

solo un sorso di acqua

per levarmi di bocca

il retrogusto di sangue

che passione lasciava,

è già tutto passato

e un inverno precoce

ruba il passo all’autunno,

sono piena di tosse

e la febbre mi trema

nella voce grattugia

e lo strano di questo

è che sono contenta,

ma contenta di tutto

e mi basta il furtivo

e notturno cercarti

per rubarti il calore

che si spande dal corpo

con la punta del piede

e tu dormi e stradormi

e nemmeno ti svegli.

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