Ma come è strano mangiare
le caldarroste sul mare,
con questo autunno, poi,
che è così lento a venire…
A me piaceva a Torino,
ed era vicino il Natale ,
con i regali occhieggianti
dalle vetrine eleganti
e il Po e la Dora sdraiati,
quasi del tutto svestiti,
vicino a Piazza San Carlo
e c’era mio padre al mio fianco
e io gli cercavo la mano,
aveva il cappotto pesante
e, con il freddo che c’era,
-da farci fumare il respiro-
metteva i marroni bollenti
nelle sue tasche capaci,
li mangiavamo contenti
e i cuori ridevano piano…
Scalda come una caldarrosta nella sua semplicità 🙂
Ricordi dell’infanzia….
Infatti è dolce e piena di nostalgia e tenerezza.
Grazie Valeria!