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Addio a La Thuile

By Poesia One Comment

Sopra al grigio dei tetti

scivolava il tramonto

pennellate d’arancio

fra le strade deserte

del paese alle cinque.

Il dehors  di quel bar

e noi due assurdamente

a mangiare il gelato

aggrappati al cucchiaio

(creme miste in un cigno

di azzurrato cristallo.)

Il respiro del Rutor

ci incurvava la schiena,

eran fredde le labbra

e l’addio vi alitava

quelle frasi tremanti

che si dicono gli amanti

giunti a fine vacanza…

 

Acrostico e proverbio di Aprile

By Poesia 4 Comments

Accoglimi

Piacevole

Rilassante

Infiorato

Letto.

Estasi

Díonisiaca

Onirica

Lánguida

Concedimi.

Evoca

Divine

Ossessioni

Ricordi

Mistici

Improbabili

Resurrezioni

Eternizzanti.

 

Settimana di Pasqua (Latitudine: 43°32′39″ N  Longitudine: 10°19′34″ E Altitudine s.l.m. 16 m. Giovedì 6 aprile 2023, ore 5, 3°C)

By Poesia 4 Comments

In attesa di un Armageddon norreno

mi godo quest’alba assassina

scivolata via dalla notte

come un mestruo verginale

precoce. Freddo invernale.

Primavera sconvolta

dalle labbbra di gelo

rotolandosi genera brina.

Forse è passato il mio tempo,

forse invecchia anche Aprile

e gli embrioni delle uova feconde

muoiono senza cova.

Chi ci crede, non faccia benedire

uova sode, uova di cioccolato

sportelle. Ciò è molto male.

 

 

 

 

 

 

Ruzzolacampo (malinconia)

By Poesia One Comment

Mi si è arrotolata come una palla

di sterpi la malinconia.

Se ne sta in una sacca sotto lo sterno

vicina al cuore, con uno strano odore,

di sterco di cavallo e, visto l’amore

che nutro per questo animale,

non è poi così male. Parlo di aridità gialla,

in un pomeriggio senza sole.

Ogni speranza è perduta

nel brutto lago artificiale,

come un avannotto gettato lì,

per pescare. E poi andato a male.

Forse nella casa dall’aia deserta

mi aspetta qualcuno, chissà,

forse uno scheletro dimenticato

giace addormentato senza funerale

su quel brutto divano squarciato,

per esempio mio padre, il generale…

(Il berretto era sopra la bara

e vederlo faceva soffrire.)

E non importa se ascolto Sibelius

per scappare in Finlandia,

qualsiasi cosa io faccia,

non riesco a respirare,

come quella volta a Victorville:

Oggi c’è vento e sto male…

 

Riesci a gestirtela?

By Poesia 2 Comments

Mi ucciderei

per non sentirmi morire.

E anche vedermi

non è molto bello:

Sto perdendo i capelli

e dallo specchio il mio sguardo

mi guarda così sconsolato…

Mi sto deludendo, ridotta

a un grosso sacco di ossa

molto scoordinate.

A volte mi trucco

per coprire il mio lutto

e faccio sempre più fatica

a velare questa mia face

fatuamente cimiteriale.

 

 

10% di luminosità crescente

By Poesia 2 Comments

Ma che bella ‘sta lunetta

che s’è sdraiata sulla chiara schiena

d’un cielo azzurro che annotta

unica casta padrona!

E noi due ci cerchiamo le mani

per scoraggiare la malinconia

che ci inonda come il mare

quando sale in Cornovaglia

e l’eterno sul mondo si attarda…

 

Bentornata Primavera! (Equinozio di primavera 2023)

By Poesia 6 Comments

A sfida di dotte diagnosi,

infine ci sarò,

o dolce Primavera!

Quindi, mia cara, affrettati,

fatti vedere, spogliati,

danza sui prati nuda,

spargi i tuoi dolci fluidi

e nasceranno fiori.

Dammi l’ebbrezza orgiastica

che mi negai un tempo,

restando mezza casta

nei caldi pleniluni

delle mie antiche ore!

Te ne farai qualcosa

di una baccante vecchia

col piede nella fossa?

Non ridere di me:

Io voglio ancor amore!

 

Stamattina (autoritratto)

By Poesia No Comments

SIADH, BPCO, TEP, IPA,

MRGE e altri fastidi…

Ho già preso 6 pastiglie,

una doppia inalazione

ed infine l’iniezione.

Mi domando flebilmente:

Che ci faccio in questo mondo,

con la mascherina sempre

e l’ossigeno, ovviamente?

Se fa freddo io non esco,

io non bevo, o scopo o mangio,

ma tossisco fieramente.

 

La ciaccona

By Poesia 2 Comments

Mi manca di ballare la ciaccona,

spartito arrotolato in un cassetto

e accanto le due rose chiare

che ti appuntasti al petto quella sera.

In fondo a qualche armadio della mente

il tuo vestito azzurro da damina

con la parrucca bianca e le scarpette

e un pezzo del mio cuore disseccato

dal maledetto giorno in cui

tre volte scioccamente ti ho lasciato.

Per questo non mi piace il carnevale,

perché ci penso ancora e mi fa male.

 

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