A passi di viandante
il tempo se ne va.
Stivali di lancette
picchettano il quadrante,
congenita zoppìa
divide in passettini
il giro dei destini.
Tic tac tic tac tic tac,
sempre lo stesso ritmo,
dipende dalla meta
quanto sia svelto o lento…
A passi di viandante
il tempo se ne va.
Stivali di lancette
picchettano il quadrante,
congenita zoppìa
divide in passettini
il giro dei destini.
Tic tac tic tac tic tac,
sempre lo stesso ritmo,
dipende dalla meta
quanto sia svelto o lento…
Partoriti da lembi di cielo
i bianchi ponti fra eterno e orizzonte,
cosicché questa terra scompare.
Sta morendo il mio ventre, qua sotto,
di strazi tardivi e dolori…
Da vero viandante, mi accampo
ad aspettare che passi il mio giorno,
come un acquerello all’inglese
di rovine e passato splendori
e le mani impietose d’autore
che tirano un telo sul mondo,
una notte o la morte, non so.
Io aspetto, tremando, un Risveglio.
Messaggio ai lettori: Per illustrare questa poesia ho “commissionato” al pittore Riccardo Scarpellini un acquerello che si ispirasse ai miei versi. È nata così con gran spontaneità e immediatezza un’opera delicata, sgorgata dalle sue dita esperte e dalla sua sensibilità poetica, opera che io giudico fra la migliori della sua vasta produzione artistica. Un grande grazie!
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riccardo.scarpellini@gmail.com
@riccardino45
Sommario
Quando un giorno morirò,
rifocilla il viandante,
che verrà a consolarti,
fingendo di onorarmi.
Poco importa il motivo,
ci sarà tanta gente,
come per chi fu buono,
ciò che non fui, né sono.
Stai cercando il tuo vero,
ma nel posto sbagliato
e in un tempo d’inferno.
Soffocato dall’ansia
dell’afosa calura,
percorrendo il lungarno
hai perduto anche l’ombra
la tua sola compagna.
È lo zenit spietato
a privartene adesso,
se aspettassi la sera
ce l’avresti al tuo fianco
e hai l’aura di fango,
ripescata dal fiume.
Cerca ancora le piume
e ridalle al tuo cuore
per un volo nel vento
a vestirsi di cielo.
Ferma il passo straziato
dalle piaghe terrestri
e riposa la mente
sotto i biondi capelli,
o viandante del fato.
No, non c’è una risposta
per il male e l’affanno.
Come l’acqua che passa
sotto il ponte in eterno,
tutto va, poi ritorna…
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