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Riesci a gestirtela?

By Poesia 2 Comments

Mi ucciderei

per non sentirmi morire.

E anche vedermi

non è molto bello:

Sto perdendo i capelli

e dallo specchio il mio sguardo

mi guarda così sconsolato…

Mi sto deludendo, ridotta

a un grosso sacco di ossa

molto scoordinate.

A volte mi trucco

per coprire il mio lutto

e faccio sempre più fatica

a velare questa mia face

fatuamente cimiteriale.

 

 

Cielo di chiostra

By Poesia No Comments

Cielo di chiostra scuro,

mi chiudi come un muro.

Non trovo via di scampo

alla tragicità del tempo,

eppure stamattina,

guardando molto in alto,

vidi un gabbiano immenso

con l’ascia trasversale

dell’apertura alare

infrangere in silenzio

le lacce di quei nembi

che legano la mente,

che fermano il respiro.

Sparì in un’ascensione

quasi miracolosa,

lasciando giù stremata

la voglia di fuggire

che in me s’agita ancora,

ma teme di morire.

 

Feriae Augusti

By Poesia 4 Comments

Agosto si distrugge

nel fuoco del calore.

Son giorni che si immola,

martirio da graticola,

è un mese cerebrale,

si incolpa e si punisce,

però non vuol finire,

perché gli piace il mare,

con le sue onde amare.

Curioso degli amori,

dei rapidi i connubi

in letti molli madidi,

la fretta degli addii,

le lacrime e il dolore…

Ama le more scure,

col succo che lo macchia,

la vita e le sue spine.

Giace fra i rovi cinico,

godere e poi morire.

 

 

Come Mina e il conte Dracula… La sposa del lupo bianco (lipogramma senza a)

By Poesia 3 Comments

Non temere il lupo!

Qui il lupo non c’è

e non c’è pericolo!

Tu puoi solo chiudere gli occhi

per vederlo nei tuoi desideri.

Se però vuoi correre il rischio

e persino morire,

sufficiente è dormire.

Di solito viene

vestito dei fiocchi di neve

di un gelido inverno

coi denti scoperti

per ferire e incidere

i tegumenti dei perdenti.

Per te è bello come uno sposo,

ipnotici gli occhi rossi,

gentile è il suo sorriso.

Con lui vorresti fuggire

e ti offri per sempre,

gli doni il collo innocente,

…Certe volte finiscon così

esistenze insulse

in cui non succede niente:

Con morti indolori

e tempi eterni divertenti.

 

Dedico questa poesia all’amica Elettasenso, autrice del pregevole blog “inchiostronerodenso” che, con sua rubrica “il gioco del lunedì” stimola e ispira la mia creatività.




 

Le streghe di Sant’Antioco

By Poesia 4 Comments

Però fai attenzione!

Saranno state le streghe di ieri,

così belle nel tramonto rosato,

con le scarpe dalle punte sottili

e l’incedere fiero e studiato

di chi è arso sul rogo e rinato,

saranno state le streghe – dicevo –

a ammaliare le nostre serate,

la laguna e l’aria estivale

da ieri e per sempre, ridendo

di tutti i mortali e di noi.

E così stai attento – dicevo –

perché subirai la tristezza

così fonda fa farti morire,

così dolce da farti annegare

in un denso tramonto sull’acqua,

così rosa che vorresti fuggire,

ma non puoi, goloso del filtro

che ti cola dalla bocca nel cuore.

 

Labili confini

By Poesia 2 Comments

Ma ti è scappato il gregge in cielo

stamattina presto presto,

mentre il tuo piccolo cane

abbaiava allegro al vento,

ebbro di sole e primavera?

La vita è un po’ bastarda

e complicata e la felicità,

io penso, una chimera

che appare a caso

quando vuole salvarci

dal morire. Ma nei momenti

rari come questo, in cui

respira il corpo con il cuore

e senti che sei tu il pastore

e che la libertà non ha confini,

non basta l’orizzonte a contenerla

né il numero finito delle ore.

Ringrazio Paolo Scarpellini per il prezioso contributo fotografico, che ha fatto volare la mia ispirazione.

 

 

 

 

L’ora dei naviganti

By Senza categoria 5 Comments

Reclusa nel tramonto

io cerco di fuggire,

ma sono dentro casa,

legata, i polsi e il cuore ,

da questi veli rosa,

da questi drappi neri

con pari voglia in corpo

di vivere e morire.

Portami presto, caro,

fuori da questa stanza,

rompi pareti e indugi,

portami al bel pontile,

a quello strada in legno

che corre dentro il mare.

 

Per illustrare questa mia poesia, ho scelto una foto di Paolo Scarpellini, che ringrazio per la collaborazione.

Il pensiero

By Poesia No Comments

 

Inerme quasi rotto il cuore

patente sui liquami dell’ora

fa imbibire le sue crepe di creta

dal grigiore ostinato del tempo,

un novembre di cracule e corvi

che fu avaro di cielo e di sole.

E così si consuma la sera,

non diversa dall’inizio del giorno,

con le sue suggestioni angolari.

Con le vesti ormai lacere d’ansia

verso spigoli acuti di muri

si suicida in eterno ritorno

il divino che c’è nel dolore

senza mai lasciarmi morire.

E mi frullano dentro gli aironi

quando grigi nel grigio dei nembi

dal canale spiccano il volo.

Non palude, non mare, non fiume,

una vena nel tempo, il pensiero.

 

Scarpette

By Poesia 3 Comments

 

Quante scarpette nella mia vita,

ora posate su questo scaffale,

così lontano dalla smania di andare…

Quelle marroni, con il fiocco di raso,

quasi correndo dal mio professore

arse nel rogo del  primo amore,

quelle d’argento della festa da ballo,

col vestito verdino di seta moiré,

e il caro ingegnere più grande di me

che la bocca bambina non seppe baciare,

quelle sbagliate per prendere il mare

col biondo ragazzo dagli gli occhi nel cielo

e parole di ghiaccio per farmi morire,

quelle da sposa col tacco sottile

e il passo da donna, per andare lontano…

Ma ora non so, perché quelle che indosso

fanno il cammino del quotidiano,

forse il colore e persino la forma

diventano belle quando noi le smettiamo.

 

Il mare come stasera

By Poesia 6 Comments

vinoso mare

Mare vinoso mare,

diceva bene Omero,

quel vino spesso e brusco

che poi non vedi il fondo

e affoghi nel bicchiere.

Bere vorrei il colore,

quando io penso al blu

e invece è quasi nero

col porpora e coll’oro.

Chissà com’è il sapore…

Di sangue, vita e amore

e questa ostinazione

del nascere e morire

…Intanto si fa sera.

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