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Di prima mattina

By Poesia 2 Comments

Non mi vedo più

da nessuna parte.

La casa buia

a limitare il caldo

e solitaria.

Tu che, come un gufo,

giri in giro muto

il capo incanutito,

io, come un sacco

svuotato,

la miseria dei miei seni…

E vado come posso

e sfioro i muri,

lieve il mio deambulare,

polveroso.

Intanto il giorno cresce

e cresce dentro me

un urlo che fa male.

 

La maschera nuda

By Poesia No Comments

 

Spunta la verità

– e ce la metto tutta

per dimenticare –

Appesa allo specchio

la mascherina nera,

vicino alla porta d’ingresso

a spenzolare.

E tutto intorno in attesa

un Natale minimale

del tutto compatibile

con la miseria attuale.

L’augurio più bello,

da quello che vedo,

è avere speranza,

coraggio, pazienza,

praticare l’amore.

 

 

Il cuore coperto di stracci

By Poesia 6 Comments

barbone-con-gabbiano-fumetto

Ridendo e scherzando,

è arrivata la miseria,

è arrivata brindando,

bevendo e mangiando,

cantando e ballando,

è arrivato giocando

e noi non ci accorgemmo

che stava giungendo

e così ci ha trapassato

le liete bianche carni

con aghi di ghiaccio

senza la cruna

e stiamo congelando

e ce ne andiamo in giro

imbambolati zombies,

blu per il gelo dentro,

senza tentar nemmeno

di tendere la mano,

coi tozzi mezzi guanti

(stolti come siamo

la speme non vien meno.)

Non ti accarezzo, sai,

mi dolgono i geloni

e tu non mi baciare,

mi attaccherai la tosse,

ma conta l’intenzione.

Penso che sia domenica,

lo so dalle campane ,

non posso farci niente

se già da qualche tempo

mi pare così assurdo

chiamarla ancora festa.

 

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