Ridendo e scherzando,
è arrivata la miseria,
è arrivata brindando,
bevendo e mangiando,
cantando e ballando,
è arrivato giocando
e noi non ci accorgemmo
che stava giungendo
e così ci ha trapassato
le liete bianche carni
con aghi di ghiaccio
senza la cruna
e stiamo congelando
e ce ne andiamo in giro
imbambolati zombies,
blu per il gelo dentro,
senza tentar nemmeno
di tendere la mano,
coi tozzi mezzi guanti
(stolti come siamo
la speme non vien meno.)
Non ti accarezzo, sai,
mi dolgono i geloni
e tu non mi baciare,
mi attaccherai la tosse,
ma conta l’intenzione.
Penso che sia domenica,
lo so dalle campane ,
non posso farci niente
se già da qualche tempo
mi pare così assurdo
chiamarla ancora festa.
Bellissima!
Grazie Donato!
bellissimi versi e bellissima immagine
Grazie TADS!
L’ha ribloggato su luca701.
Grazie, Luca, per avermi ancora una volta ospitato sul tuo blog!