Bianco di foglio
briciole di gomma
da matita, un segno
o un sogno, forse,
cancellato. Un solco
nella memoria e pare
tutto dimenticato,
ma la ferita abrasa
resta nella trama
troppo sottile,
lesione dell’anima,
trasparenza esangue
del dolore.
Ed al resto del mondo
non è dato sapere
quanto un tempo
ci amammo
né dove né quando…
Mi invitavi a danzare
eravamo in cucina
affacciati sui cieli
di quei viaggi futuri
che ora so che mai feci.
Solo un quadro tracciato
dove ancora mi guardi
e trafiggi il mio petto
che già anela sfiorarti
e New York che ci spia,
grattacieli a matita,
non ci resta nient’altro…
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