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Incubo apocalittico non necessariamente predittivo

By Poesia 4 Comments

Squassata dentro

dalla troppa violenza

del vento furioso

alle porte del tempio,

vinta dalla sfida del figlio

ancor prima di giocare…

Su ginocchia di marmo

crolla la cattedrale,

le vetrate librandosi

in colori taglienti

come folli farfalle

in volo absidale.

Si genuflettono le scale,

pendono i Serafini

dalle volte a crociera,

sesquialati pipistrelli

in bozzoli regali.

Rutilanti Troni vorticano,

divino ardore

di ocelli inquietanti

in sé manifestando.

Quanta ira ci fu, ci sarà

o forse c’è proprio ora?

Con la Geenna che divora

il mondo esterno reale,

grande inceneritore

per i miseri nudi corpi

mangiati dalla lebbra epocale,

i morti senza colpa,

ma anche i pessimi, a volte.

Fugge, ma non si puoi rifugiare,

non fuori dal regno, non dentro,

il profeta, pellegrino infedele

 

Per illustrare la mia poesia  ho avuto il privilegio di accedere allo squisito originale di un bozzetto di vetrata di cattedrale, opera inedita dell’artista livornese Athos Rogero Natali, (1881/1975) pittore, scenografo e ideatore ed esecutore di vetrate artistiche istoriate

 

Sette e mezzo

By Poesia No Comments

Il baro a sette e mezzo

Io mi gioco i giorni

e perdo, perdo sempre.

Non sono un bravo baro,

non c’è mano in cui finga,

però non mi diverto

e perdo, perdo, perdo.

Mi tradisce lo sguardo,

la noia che mi prende

e quella voglia matta

di gettare le carte,

scoprire gli intenti,

mandare all’aria tutto

e ridere degli altri,

frantumarne le facce,

le facce di marmo…

Lamento di una tomba (ossianicamente…)

By Poesia 2 Comments

tomba

Quando la mia faccia

sarà una o slabbrata

con narici da clown triste

e occhi tondi spaventati

Quando la pietà del marmo

negherà al tuo chiaro sguardo

il mio sembiante disarticolato

di marionetta troppo magra

che nei vestiti larghi e stinti

esegue danze senza tempo

sulla solenne musica del vento

Quando dai nostri incontri

non privi di passioni

secernerai soltanto lacrime,

feconde di recise rose e viole

Quando mi mancheranno voce,

ispirazione, estro, sensi e tempo,

per convincerti ad amarmi,

allora mi vorrai, ma sarà tardi.

 

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