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Seren sarà

By Poesia 5 Comments

Oggi è stato difficile

far tornare il sereno,

persino il sole

pareva sfinito,

lottando col vento

e una pioggia inclinata

che batteva sui vetri,

e poi scivolava.

Così come la vita,

tentativi ed errori,

alternanza ostinata

di speranze e dolori,

grandinate sul cuore,

ogni tanto l’amore.

 

Mattutino

By Poesia No Comments

Un mattutino

cantato dal vento

che porta da occaso

rotolii di campane

mentre io giaccio ancora

in difetto di sonno

con la testa percorsa

da un bel trillo di squilla,

il registro ad ancia

di un gran mal di capo,

solennità d’organo

del mio corpo sdraiato

e mi chiedo nel buio

come sia questo giorno,

se sia il sole a segnarlo,

di speranze tardive

infiorando le ore

di un ottobre piovoso,

o se invece la pioggia,

trattenuta nel grembo

ed alfin partorita,

darà vita ai miei mostri

e al veleno dei funghi

sotto i piedi sgualciti

dall’andare per boschi…

 

 

 

 

 

 

 

 

L’odore delle stagioni

By Senza categoria 2 Comments

Già assaporo nell’aria

con il mio naso saccente

qualche sentore d’autunno

e poco capisco l’insistenza del tiglio,

la persistenza mentale dell’odore,

come se il mio cuore battesse

il tempo di giugno e il suo sole.

Lo chiamano rimpianto, ma io no,

quest’anno è stato tutto così uguale

e, per certi versi, brutale. Addio lembi

di estate sdraiata sul mare,

lacerata a sangue dalle unghie

di un vorace dolore, il boia

delle mie ore! Quindi anche l’onda,

col suo trasparente chiarore,

mi rimanda l’olfattiva memoria

algale del nascere e del partorire,

pur nell’ostinata asciuttura

di queste mie misere ore. E respiro,

avidamente respiro anche la neve,

dell’immortale ghiacciaio

che il vento iemale risveglia

in bianche fumate di gelo.

Bellissimo peraltro l’umidore,

senza quasi rumore né odore,

del prossimo inverno a venire.

 

Amami forte

By Poesia No Comments

Amami forte

come un uragano,

scuotimi tutta,

ch’io mi senta viva,

non lasciar scampo

alla mia fuga

e, quando suoneranno

cupe le campane,

sarà per la tua furia

che incresperà la terra

e la farà tremare verga

a verga e sarò infine tua

in quell’ora d’alleluja,

quando s’incendia il cielo,

si curva il prato al vento,

si inarca tutto il corpo

e poi pian piano muore

mentre si spegne il sole.

 

Il mare intorno

By Poesia No Comments

Un’elemosina d’estate

per una mendicante del tempo

fra questi rovi incendiati

dall’infuriare del vento,

la salamoia del pianto

e i voli neri radenti

di cormorani affamati.

 

Le vele di San Pietro (auguri a mio figlio per il suo onomastico)

By Poesia, Senza categoria 5 Comments

 

Che il soffio fresco e forte

del vento del mattino

dispieghi le tue vele, figlio,

ti spinga sano e salvo

al porto dei tuoi sogni,

per quanto sia lontano.

 

A tutti i Pietro, a tutti i Paolo vadano i miei migliori auguri di Buon Onomastico! 

 

 

 

Amore sul tetto

By Poesia 3 Comments

Terrazza al quarto piano,

sciorina le sue ali nel vento

un enorme gabbiano

su un tetto poco lontano

sciogliendo in cielo

un roco canto lento.

Poi vola via contento

dopo l’accoppiamento.

La femmina, sorpresa, resta,

nella prima sera pare mesta.

 

Paesaggio virale

By Poesia 7 Comments

Ecco che piove, infine.

Forse ci farà bene.

Intanto, qua fuori,

il tavolo deserto

offre il suo grembo

al pianto del cielo.

Nudità del dolore,

grande silenzio

di cani, passeri

e poveri umani.

Lontano, col vento

l’urlo grigio del mare…

 

Oggi, a Castiglioncello (dal diario di febbraio)

By Poesia No Comments

Oggi, a Castiglioncello,

mi sono seduta al caffè

della piazza, c’era il sole,

niente vento, una metamorfosi

del tempo che germinava viole

nel grembo dell’inverno,

promettendo un marzo caldo

e fecondo. E c’era la mia corte

di passeri affamati, dignitosa,

senza mendicare mi guardava

con tanti occhiuzzi tondi, attenti

e io facevo la mia attesa mossa

seminando briciole a spaglio

con ampio gesto divino,

un paradiso in terra, la manna.

E c’era un piccoletto bruno,

di piuma, diverso dallo stormo,

bello, sano, forte,

ma terribilmente tardo.

E io che fintavo per dargli

un poco di cibo. Finta a destra,

lancio a sinistra. E sono riuscita,

un poco, a sfamarlo, pensando:

Piccolo figlio, troppo mite…

 

Vento sul porto

By Poesia 3 Comments

Quando vedo le foglie

vessate dal vento,

mi vengono in mente

frasi senza senso:

Gradi di libertà,

libero arbitrio

e inevitabilmente penso

al senso della vita

mentre lo sguardo vaga

fra tutte queste barche

incatenate al molo

con il sartiame in pena

e la speranza dentro

di sciogliere le vele,

doppiare e superare

i limiti del tempo…

Se vuoi veder passare il vento, clicca sulla freccia!

 

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