Stai cercando il tuo vero,
ma nel posto sbagliato
e in un tempo d’inferno.
Soffocato dall’ansia
dell’afosa calura,
percorrendo il lungarno
hai perduto anche l’ombra
la tua sola compagna.
È lo zenit spietato
a privartene adesso,
se aspettassi la sera
ce l’avresti al tuo fianco
e hai l’aura di fango,
ripescata dal fiume.
Cerca ancora le piume
e ridalle al tuo cuore
per un volo nel vento
a vestirsi di cielo.
Ferma il passo straziato
dalle piaghe terrestri
e riposa la mente
sotto i biondi capelli,
o viandante del fato.
No, non c’è una risposta
per il male e l’affanno.
Come l’acqua che passa
sotto il ponte in eterno,
tutto va, poi ritorna…
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