Come è di una lapide antica
ricoperta di foglie d’oblio
in un doloroso abbandono
se ne cadde il ricordo di noi…
Dove sei cosa fai dove vai ?
Oggi un sogno mi parla di te
ed il vento mi urla il tuo nome
con chi stai tornerai mi amerai?
Come è di una lapide antica
ricoperta di foglie d’oblio
in un doloroso abbandono
se ne cadde il ricordo di noi…
Dove sei cosa fai dove vai ?
Oggi un sogno mi parla di te
ed il vento mi urla il tuo nome
con chi stai tornerai mi amerai?
Chissà mio padre
e la mia mamma,
quattr’ossa ben esposte
all’anemia del sole
d’autunno boreale…
e poi percuoterà l’inverno
adunco coi suoi rami
inquieti rap tombali
e urla sui crinali,
suicidi collinari,
chissà se parleranno
del nostro assente amore
le vesti da fantoccio
per sempre sull’attenti
e noi così lontane
perdute dentro i tempi
ballando senza freni
la giava secolare…
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