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By Poesia 7 Comments

Qualcosa di tremendo

sta succedendo ora

verso i radi confini

dell’universo.

Lo so. Lo sento.

Mi capita a volte

di avere turbamenti

come se i miei sensori

spazio temporali,

in dolce sintonia

col tutto cui appartengo,

quasi feriti a morte

dal male in controtempo,

apparissero nel corpo

vibrando apertamente.

Dolore sulla pelle,

in ogni grossa arteria,

il ventre mio violato

da un parto di dolore

e minimo sudore

in perle congelato…

Respiro mio affannato

e voglia di fuggire

mentre in un breve istante

qualcuno adesso muore.

 

Lungo il lungarno

By Poesia 4 Comments

riccardo-controcorrente-effetto-olio-su-rame

Stai cercando il tuo vero,

ma nel posto sbagliato

e in un tempo d’inferno.

Soffocato dall’ansia

dell’afosa calura,

percorrendo il lungarno

hai perduto anche l’ombra

la tua sola compagna.

È lo zenit spietato

a privartene adesso,

se aspettassi la sera

ce l’avresti al tuo fianco

e hai l’aura di fango,

ripescata dal fiume.

Cerca ancora le piume

e ridalle al tuo cuore

per un volo nel vento

a vestirsi di cielo.

Ferma il passo straziato

dalle piaghe terrestri

e riposa la mente

sotto i biondi capelli,

o viandante del fato.

No, non c’è una risposta

per il male e l’affanno.

Come l’acqua che passa

sotto il ponte in eterno,

tutto va, poi ritorna…

Onde gravitazionali

By Poesia 7 Comments

Propagazione

Che ci fosse

una musica energetica

dell’universo,

come gli dei,

già lo sapevo.

Come gli dei,

la sentivo

col corpo

e col cuore

ed essendo mortale

quasi ne morivo.

Già da tempo

col loro linguaggio

la nominavo

e, quasi morendo,

io la cantavo.

Musica estrema,

spartito grande

di ogni evento ,

di tutto l’amore,

fin dal primo

atto creativo,

ma anche

di ogni morte,

arpeggio

e battimento

di ogni violenta

carezza con cui

ciò che è

fu concepito,

di ogni lacerante

grido materno

per la nascita

o morte di un figlio.

Mai sarà dato

conoscerla intera

fino al giorno

del compimento

e della riunione,

quando il Tutto

ritornerà in se stesso

mai morendo.

I radi confini dell’universo

By Poesia No Comments

Universo denso

Qualcosa di tremendo

sta succedendo ora

verso i radi confini

dell’universo.

Lo so. Lo sento.

A me succede

di avere turbamenti

dei  miei sensori

spazio temporali,

le antenne in sintonia

col tutto cui appartengo,

ed è temendo, di notte,

sentirle vibrare.

La rarefazione esterna,

la similitudine del dio

poco denso col nulla

del vuoto più estremo

e molto, molto lontano

non è un buon pensiero.

Sarà un bel giorno, invece,

quando il cammino

riprenderà all’inverso?

Ce la farà il dio

a ritornare denso

fino stritolarci

nel suo seno?

Finirà, per quel non tempo

il suo bizzarro parto

di differenziazione

che noi chiamiamo male?

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