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Addio a La Thuile

By Poesia One Comment

Sopra al grigio dei tetti

scivolava il tramonto

pennellate d’arancio

fra le strade deserte

del paese alle cinque.

Il dehors  di quel bar

e noi due assurdamente

a mangiare il gelato

aggrappati al cucchiaio

(creme miste in un cigno

di azzurrato cristallo.)

Il respiro del Rutor

ci incurvava la schiena,

eran fredde le labbra

e l’addio vi alitava

quelle frasi tremanti

che si dicono gli amanti

giunti a fine vacanza…

 

A volte in sogno tornano…

By Poesia One Comment

 

Dedico queste due composizioni alla mia bisnonna materna, Marcella Ceresa,  la prima è stata ispirata da un recentissimo sogno, la seconda, un gioco linguistico, ne è la figlia naturale.

 

Seren sarà

 

Che tramonto ci fu

ieri sera!

lo vedevo

dilaniato dai tetti,

ma era bello,

era bello lo stesso…

Stanotte ho evocato

un fantasma, la bisnonna

dai tempi già andati.

Ho invitato al mio tè

questa notte

Marcellina Ceresa

e i miei cari.

Nonna Lina è venuta per me,

e ha accolto

su di sé i miei peccati.

Ed un Cristo

a mezz’aria ha sorriso.

La sua veste

era rossa, era rosa,

come il manto de cielo

stamani.

 

A Marcella Ceresa (lipogramma in O)

 

Bisava mia negletta,

Marcella detta Lina,

appari nelle nubi

a sera e di mattina.

Trapassi la mia anima

di sguardi e di carezze,

hai veste nera e triste,

ma rechi a me speranza

di estrema luce eterna.

 

 

 

… E vivo

By Poesia 7 Comments

Dipinge il mattino

tutti i tetti di arancio

ed il cielo rischiara

d’azzurro speranza,

così io mi accorgo

che è passata la notte…

Nonostante i miei sogni,

nonostante il terrore

dei giochi di morte,

questo incredibile mondo

mi viene ogni giorno

da raggi di sole restituito.

 

Befana virale 2022

By Poesia 3 Comments

La Befana ora mi lascia,

fende il cielo di Livorno,

nel tramonto, sopra ai tetti.

Si portasse via nel sacco

qualche virus figlioletto!

Di varianti c’è abbondanza,

quel che manca è la speranza!

 

In chiusura di queste feste, auguro a tutti un anno sereno e migliore del precedente in cui, chi  più, chi meno, abbiamo sopportato un carico di incertezza e preoccupazioni non indifferente. Sinceramente Silvia Cavalieri

 

Meteocomposizione

By Poesia No Comments

Un cielo lebbroso

si sfalda sui tetti sghembi

in liquidi umori.

Nel grigio silenzio

scivola il tempo sui cuori.

Malata è la carne d’amore

che il rimpianto divora.

 

Oggi, ore 16 e 49, tramonto

By Poesia 6 Comments

Già tramonta il giorno

dietro ai palazzi stanchi,

lascia i suoi cenci chiari

impigliati ai tetti aguzzi.

Che fretta ha di spogliarsi

del rosa e del corallo?

Che fretta ha di tuffarsi

tra i gridi dei gabbiani,

nell’urto delle rocce,

nel buio della notte?

Forse per lui che è eterno

il risveglio è garantito,

per noi, poveri umani,

è un dono ripetuto…

 

Discesa agli inferi

By Poesia 10 Comments

L’alba tarda

in cucina

ogni giorno di più.

Mi fa male al cuore

aprire le tende

e non vederla più,

al suo posto la notte

è sdraiata sui tetti.

Fra sei minuti, lo so,

alle sette e zero sei,

ritornerebbe,

e il sole con lei,

se però non piovesse

nel grigio uniforme

di un cielo irreale.

Fra poche ore

sarà l’equinozio,

il tempo si adegua

e rotola il tuono,

come se fosse

campana del duomo.

Durerà il giorno

quel tanto che deve,

dodici ore o poco di più.

C’è un mesto colore,

il piombo d’autunno

e mesto è l’odore

di marcio del tiglio

e poi da domani

il giorno si scorcia,

Persefone sposa

va sempre più giù…

Auguro a tutti un felicissimo Autunno!

 

 

2 Novembre

By Poesia 2 Comments

Oggi lo sento nell’aria

questo novembre di ossa,

fradicio triste colloso,

striscia sui tetti di pioggia.

Cadaveri vani di canto

sfogano i mesti gabbiani

rincorsi dal rude maestrale,

traditori immondi del mare.

Quanto lontana è l’estate!

Quasi non provo rimpianto.

Sai, mi succede ogni giorno

di non volere più niente

indietro dall’avido tempo.

Intanto sbiadiscono in cielo

le ultime stelle al mattino,

io sono svegli dall’alba

e con i miei morti in ritardo

mi giro la casa in silenzio

spazzando i fasti di ieri

con questa coperta di lana

che mi riscalda le spalle,

strappata ad un letto di sogni

che ormai chissà dove vanno.

Gloria perpendicolare

By Poesia No Comments

Un cielo color alba

si riversa dai tetti

nella mia cucina.

Talmente denso

è l’azzurro

che parrebbe il segno

di un pennello intinto

in un’acquasantiera

divina.

E la luna, oh la luna

quanto mi delizia

prima di sparire

nel’ anonimo pallore

di una giornata

di sole!

Io non ho la forza,

non sempre, almeno,

di gioire malgrado me

e quegli uccelli neri

nel nido del mio cuore,

ma oggi mi avvinghio

all’ascesa del sole

e a Stonehenge

mi faccio trasportare.

Qui la druidica fronte

mi farò ferire

dal raggio

della trilitica porta

nella sua gloria

perpendicolare.

Alba del solstizio d’estate, 21 Giugno 2019

L’ultima Epifania

By Poesia No Comments

la befana se ne va

Mi ricordo la Befana.

Abitava a Torino

Amava i cieli grigi

e il greve respirare

dei camini.

Si vestiva nella notte,

per questo non appaiava

i suoi calzini

e non li rammendava.

Non si pettinava.

Quell’anno a Natale

era andata molto male

ed avevo saputo

che Gesù Bambino

non sarebbe più tornato

per via del tutù azzurro

che volevo per ballare.

Lui mi portò la stoffa

e alla mia cara mamma

solo il tempo per cucire.

E venne l’Epifania

che tutte le feste

la porta via

(me lo disse mio padre.)

Così dal cortile,

nel freddo da paura

del mattino

e l’ossessione

di quei muri gialli

delle case popolari,

guardai il cielo di latta

con le nuvole appese

e le strisce di ghiaccio

pattinate dal gelo

e la sorpresi a volare,

sulla scopa sbilenca,

districando una strada

fra i rami nudi dei viali .

Fu un’epifania,

come spiegava la nonna,

che se ne intendeva

di chiesa e di parole,

e lo capii anch’io.

E mentre salutavo

e la indicavo a mia sorella

sparì dietro a una casa.

II sole dell’inverno,

intanto, lacrimava…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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