Ciao, figlio caro,
il domani è diventato oggi,
bene o male, la notte è passata.
Ma passerà la pioggia?
E passerà l’inverno?
Passerà il confino del silenzio?
E sarà la primavera
costellata di fiori
e i visi di baci
e il sole salirà ancora
alto nel cielo
e torneranno a volare
le farfalle nei prati
e tutto di nuovo
diverrà bello davvero?
Sarà saziata
la fame di abbracci?
Sarà l’equinozio
a portarci la luce?
Tu che corri con l’alba sul mare
e vedi la gente arrivare
e ti fermi a parlare,
conosci, o figlio, un profeta
che risponda
a quello che chiedo?
E sarà, lui, sincero,
mostrandoti gli occhi
finalmente chiari?
L’immagine che ho usato per illustrare la mia poesia è una fotografia di Paolo Scarpellini.
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