Quando la notte bruna
correva sulle dune
destando bianchi gigli,
ci componeva il vento
canzoni di sabbia
e sopra il quieto mare
cantava la luna.
Erano così vicini
i corpi nell’amore,
nude per trasparenza
le anime svelate
a galoppare i sogni
su un unico destriero.
Nulla fu più sincero,
più puro, più perfetto,
stupore delle stelle
che piansero splendore
Bella poesia, belli i gigli di mare che con il loro candore sbucano dalla sabbia <3
Bacio
Sid
Grazie Sid, io sono fortunata, dalle mie parti la sabbia fiorisce ancora! Buon weekend
Immagini davvero belle Silvia…
Grazie Gigi!
Trasuda così tanto “oltre” da queste parole… metafisica.
La notte a volte acuisce la “vista.” Grazie Davide!