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A volte in sogno tornano…

By Poesia One Comment

 

Dedico queste due composizioni alla mia bisnonna materna, Marcella Ceresa,  la prima è stata ispirata da un recentissimo sogno, la seconda, un gioco linguistico, ne è la figlia naturale.

 

Seren sarà

 

Che tramonto ci fu

ieri sera!

lo vedevo

dilaniato dai tetti,

ma era bello,

era bello lo stesso…

Stanotte ho evocato

un fantasma, la bisnonna

dai tempi già andati.

Ho invitato al mio tè

questa notte

Marcellina Ceresa

e i miei cari.

Nonna Lina è venuta per me,

e ha accolto

su di sé i miei peccati.

Ed un Cristo

a mezz’aria ha sorriso.

La sua veste

era rossa, era rosa,

come il manto de cielo

stamani.

 

A Marcella Ceresa (lipogramma in O)

 

Bisava mia negletta,

Marcella detta Lina,

appari nelle nubi

a sera e di mattina.

Trapassi la mia anima

di sguardi e di carezze,

hai veste nera e triste,

ma rechi a me speranza

di estrema luce eterna.

 

 

 

Questioni d’età

By Poesia 2 Comments

Vorrei essere più vecchia,

almeno di dieci anni,

per creare sintonia

fra il corpo malandato

e l’altra me che vuol volare,

fra intrecci complicati

di rondini in amore

ed essere di nuovo

il giglio della sabbia

o la ginestra in fiore,

il gabbiano che si tuffa

dall’alto della roccia

o la sua preda furba,

quel pesce blu e d’argento

che riesce con un guizzo

a uscirgli fuor dal becco

e a inabissarsi ancora,

felice dell’abisso…

Se fossi Crono, il tempo

mi mangerei la Terra,

come un’anguria tonda,

tanto m’è caro il succo,

la dolce vita rossa,

che cola dalla bocca

di chi può amare ancora.

Ma sono questa mummia,

più giovane all’interno,

seduta sulla barca

che Ra, dio del tramonto,

conduce in fondo al mare.

 

Halloween ai tempi del Corona

By Poesia 2 Comments

Tu dirai: “Che novità!”

E non hai torto, ragazzo.

Stasera sono triste e lo confesso,

mi sia è aggrappata al cuore

questa luce artificiale rossa

che tenta di scaldarmi il malumore

con le inventate stelle dei faretti

che artigliano le tende polverose

coi riflessi adunchi ad attaccarsi

al cielo nero, fuori, in qualche modo.

Niente mi allevia dall’ondata

di lecita paura di morire sola

in questo mondo stolto e sciocco.

E l’ambulanza intanto passa

e grida: “State attenti, non aprite

alla morte, la notte di Ognissanti!

State a casa per Halloween, quest’anno,

bevete del buon vino con gli amanti

e poi di corsa a letto a far l’amore!”

 

 

Anima d’ombra

By Poesia 6 Comments

creatura non creatura

Filtra l’estate rossa

dalle persiane grigie,

piatta come un ramarro

striscia nel mio dominio,

una dimora scura,

non priva di dolore,

non priva di ristoro:

nell’ombra c’è frescura.

E poi ci sono io,

creatura non creatura,

con le mie anomalie

che a certi fan paura.

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