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Musica dodecafonica

By Poesia 12 Comments

Mi pare proprio

dodecafonia

questo concerto

della vita mia

e ossimorica

contraddizione.

Contro gradiente,

immobilità stanziale

cerca di muoversi

per realizzare

brulichio di progetti,

come un alveare.

Volere e potere

in permanente tenzone,

un corpo nel mezzo,

fantoccio di stracci.

Una vecchia gallina

razzola stanca,

ali immense disegna

con la sua gialla zampa.

E adesso chi ascolta

si apra alla danza.

 

 

Maja enferma

By Poesia No Comments

Biscotti virtuali

impasto con le mani

avvezze a fare. Ore

di forzata coercizione,

punizione esistenziale.

Lame nei polpacci

di incredulo dolore

e i cuscini a soffocarlo

sul divano esposto al sole.

Corpo inerte,

decontestualizzato,

come un decoupage

estratto da un bel quadro

e incollato sul niente.

Vascello alla deriva

nel mare delle ore lente.

Tu che rientri a casa,

roseo d’aria e di sole,

senti il sabato vicino

e racconti i tuoi progetti…

“Io domani ti farò i frollìni”

rispondo non a tono,

devo sembrarti matta,

ma mi posi un bacio

sulla guancia affranta,

sussurrando a fior di labbra

“Non importa amore!”

 

 

Atmosfere particolari

By Poesia 8 Comments

Filo di spugne

Per appendere il porta spugne

in bagno, progetti e discussioni.

Intanto la casa nuova cresce,

si abitua ai nostri rumori

profumi e odori e la doccia

rugiadosa calda la sera ci cura

la nuda lenta stanchezza,

poi facciamo insieme il conto

degli scatoloni, che diminuiscono

mentre i mobili si riempiono..

e i cuori, i cuori…battono.

After tea

By Poesia 11 Comments

after tea

Lunghi questi giorni,

dannatamente lunghi…

Dovrebbe andare a posto

tutto, combaciare bene,

progetti, cose, spazio,

tempo e direzione,

ma non succede niente

per cui valga la pena

di sfinirsi a aspettare.

Quest’ovatta moderna

che, nascosta nei muri,

fa un silenzio tombale,

mi stordisce le orecchie

e mi svuota la testa.

Mi ronza attorno il futuro,

come un’ape gigantesca

e un after tea micidiale,

dosato proprio bene,

di noia pura e di paura

mi spaventa le vene

e mi imbambola il cuore

senza farmi morire.

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