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Maja enferma

By Poesia No Comments

Biscotti virtuali

impasto con le mani

avvezze a fare. Ore

di forzata coercizione,

punizione esistenziale.

Lame nei polpacci

di incredulo dolore

e i cuscini a soffocarlo

sul divano esposto al sole.

Corpo inerte,

decontestualizzato,

come un decoupage

estratto da un bel quadro

e incollato sul niente.

Vascello alla deriva

nel mare delle ore lente.

Tu che rientri a casa,

roseo d’aria e di sole,

senti il sabato vicino

e racconti i tuoi progetti…

“Io domani ti farò i frollìni”

rispondo non a tono,

devo sembrarti matta,

ma mi posi un bacio

sulla guancia affranta,

sussurrando a fior di labbra

“Non importa amore!”

 

 

Gabbiani

By Poesia 4 Comments

gabbiani

Gabbie di gabbiani appese al cielo.

Gabbie di gabbiani ammarano

sulla cresposità dell’onda.

Sono prigionieri!

Lo senti come piangono?

Il loro grido evade

la circolarità di fiamma

dell’orizzonte all’alba.

Lo senti come piangono?

Il loro grido lima

la nebbiosa finestra

del mio sonno incostante.

Sono prigioniera!

Il risveglio umiliato

dai sudori notturni

ed i polsi costretti

dentro i ceppi dell’ansia…

I polpacci formicolano

per la voglia di andare,

le braccia si spalancano

nella mimesi del volo.

Inerte agonia isometrica

la consapevolezza del Fato!

Ogni orizzonte inscatolato

da un cielo più lontano…

Lo senti come piangono?

L’infinità senza senso

ha ingabbiato i gabbiani.

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