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La bambola che aveva gli occhi mobili

By Poesia 5 Comments

Diciamocela tutta

senza far rumore:

Ho una tal pura

che mi scoppia il cuore.

Non ho più voglia

di darmi la baia

fingendomi a un tempo

una brava massaia

che impasta la pizza

e tira la pasta

e poeta ottimista

che canta l’amore.

Sono invece

una bambola vecchia

di celluloide

tutta ammaccata.

Ho la testa pesante

e lo sguardo fissato

per sempre su un punto

da un’ incapace

manata di stucco,

il mio meccanismo

per muovere gli occhi

essendosi rotto…

E la speranza,

falena d’amianto,

svolazza lontano

dal campo visivo

di un rudere umano.

 

 

Il molare malato

By Poesia 4 Comments

bocca firmata

Apriamo queste lunghe

tende sintetiche

al suono delle campane

e all’aria vespertina

che, dopo una giornata

lunga calda estenuata

con la corsa urgente

dal dentista a trapanare

un dente pazzo

da devitalizzare,

ecco, vuole entrare.

Apriamo all’aria fresca

che ci vuole consolare…

E mi farò la doccia,

e mi vestirò da figa

e uscirò stasera

tutta truccata,

smokey eyes,

e mangerò la pizza,

masticando a destra

perché a sinistra

ho ancora male

e mi esce dalla bocca

un odore intenso

di medicinale.

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