La misura del tempo
è all’interno del cuore.
Il mio anno, signori,
è stato eterno
e così pesante
da curvarmi le spalle,
come potete vedere.
Mi ha levato il dono
della fata madrina
che fin dalla culla
mi dava la forza
di sperare
e trovare ogni giorno
uno scopo, qualcosa
da desiderare.
Ho passato il primo
del 2019
a dormire e pensare
a contemplare
il vuoto orrendo
che mi dilania dentro,
ho calpestato le ore,
consumato il divano,
ho gridato all’interno
senza sprecare
un filo di voce.
E sì… nel 2018
mi hanno fatto del male.
Tanto.
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