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Respiri di fine anno

By Messaggio ai lettori, Poesia 7 Comments

Nella penombra guardo

il letto addormentato.

Conserva nelle pieghe

sue disfatte

ogni notte un pochino

di respiro,

quando affrettava

i battiti il mio cuore,

mentre la bocca

ripeteva “ancora!”

Ah, l’amore,

mai sentito freddo

In quei momenti…

E adesso cose opposte,

sofferenti, ed il rumore

del concentratore,

l’ossigeno che arriva,

per fortuna, e tu, che,

come sempre,

“mi” respiri…

Auguri speciali e tutta la mia gratitudine agli addetti alla consegna dell’ossigeno (io ne conosco due, per motivi, io credo, di turnazione,) che ogni Venerdì mattina mi portano la bombola, una finestra aperta sull’aria fresca di una vita indubbiamente migliore. Non c’è sensazione più bella del respiro che “funziona” e questo l’ho capito solo quando mi ha tradito. E lo fanno con gentilezza e col sorriso. Buon Anno a loro e a tutti quelli che passano di qua.

 

 

La pazienza ha avuto un ictus

By Poesia 3 Comments

Mi è scoppiata dentro una bomba.

Invertire l’ordine degli addendi,

priorità inesistenti.

Sei stato tu, lamentandoti

e pure io, coi miei consigli stupidi…

Albatros, ballerine, gruccioni

volano, maiali grufolano

e noi, nuovi gaudenti,

sperimentiamo colazioni

sordide di vita e birra gelida.

Spettiniamoci l’ossigeno,

coi tubi trasparenti respirati!

Patatine fritte e prescrizioni

mediche si ungono,

decurtate, irrise, stupide,

le schede di memoria saltano,

o così immagino, sdoganando

orfiche rinascite ed anticipatori

deja vu di trasgressioni

da recuperare subito,

orgasmi solitari garantiti,

o amanti disponibili,

la santità indesiderata,

scandalizzata muore subito.

Svolazzano pinguini scongelati

e il polo e l’equatore

sinergici si abbracciano.

Perché ogni fine è un nuovo inizio.

 

Ossigenoterapia

By Senza categoria No Comments

I miei chiari capelli

sono molto più sani,

scendon folti e setosi

sulle spalle incurvate

da trascorsi tediosi

e le unghie graziose

mi ricrescono a vista

sulle dita invecchiate

da passaggi di artrosi,

la mia pelle si tende,

si fa liscia e sottile,

io mi guardo allo specchio

e la ruga non c’è,

ma il respiro si affanna

e l’ossigeno arriva

a nutrire i polmoni.

Poi si attarda a far belle

altre parti di me.

Nel caso non lo aveste mai incontrato, vi presento Ugo, l’avventuroso pesciolino che nuotava nel mio presepio subacqueo di qualche Natale fa. Ma come farà a cacciarsi in acquari così particolari?

Scintigrafia

By Poesia 13 Comments

Finestra delle quattro e trentadue

con quell’albero grosso

e la mia voglia di dormire,

silenzio ospedaliero

e luce artificiale,

l’artiglio della morte

addormentato,

l’ossigeno che va

per l’albeggiare…

 

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