Dovremmo scrivere ancora
dell’equinozio d’autunno quest’anno?
Increduli, noi con noi stessi,
per la durata del tempo concesso.
Ed ecco, i riti, i nomi che i dotti,
ed a volte i poeti saccenti
come me, ad esempio, porella,
sciorinare son usi, ogni anno
ogni anno, lo giuro, gli stessi,
su Mabon e Persefone, dei
che ritornano al buio infernale.
…Non mangiate le more, in autunno,
possedute da male intenzioni,
ma la bambola bionda del grano
pare un segno che porti un gran bene.
Io? Sono qui, senza arte ne parte,
che ringrazio, non so chi ringrazio,
di esser sopra, nonostante i miei guai,
e sperando restarci un buon tempo
mi preparo serena all’autunno.
Commenti recenti