Chissà che in quest’ora molto inquieta
tu non venga accanto a me per poco,
il tempo per le labbra di sfiorarsi,
raccontarsi la vita in un sospiro
e poi tornare, ognuno, nel suo mondo
e, quel che è peggio, amore antico,
nel suo tempo, gementi, come larve,
di inutile dolore e di rimpianto.
Tu fosti. Sono ancora e in me ti vivo…
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