C’è chi ha tempi diversi,
mentre il giorno è già alto
e la strada garrisce
con le rondini in cielo
di saluti e di voci:
La fermata del bus,
la posta, il mercato
con la coda ondulata
di troppe formiche…
(E che il gaudio di oggi
non diventi dolore!)
C’è chi resta nel letto,
soltanto a ascoltare,
c’è chi i timidi passi
può portare in terrazza
e pian piano si affaccia
e può anche guardare.
C’è chi aspetta il domani,
e sa già di guarire,
e per questo sorride,
c’è chi ha tempi più incerti
e può appena sperare,
c’è chi ha il lutto nel cuore
e, parlando all’amato,
come avendolo al fianco,
con le lacrime agli occhi,
gli sussurra in un soffio:
“Guarda, amore, c’è il sole!”
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