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Interno casa

By Poesia 3 Comments

Cucina mia distopica,

lavastoviglie rotta morta

ed armadietto d’angolo

da protesi ortopedica,

le colazioni blande

impillolate da deliri medici

già sono morti fisiologiche

per quanto poco resta

ormai da digerire.

Ma, dopotutto, amiamoci

e progettiamo un gran domani,

colesterolo inesistente

e reni grosse da scoppiare,

pisciando dietro agli angoli.

Fuggiamo, ma oggi no,

meglio domani…

Acqua creativa

By Poesia 7 Comments

Tu, acquerellista ansioso,

che non ti godi l’attimo del cielo

che sotto il pennello nasce e il tuo mondo,

che fiorisce di monti o grattacieli

a tua esclusiva discrezione, rallenta,

ti prego! Lo sai che dipingi

come se non ci fosse un domani?

Non ti piace giocare con i veli formati

dall’acqua che al colore si sposa?

È la stessa materia dei tuoi mari,

e di quelli di dio, nel giorno della creazione.

 

Nota: L’immagine che ho scelto per illustrare la poesia è una mia fotografia di un acquerello di  Riccardo Scarpelliniuna vera anteprima ancora umida, che qui presento con grande piacere.

 

Tempi diversi

By Poesia No Comments

C’è chi ha tempi diversi,

mentre il giorno è già alto

e la strada garrisce

con le rondini in cielo

di saluti e di voci:

La fermata del bus,

la posta, il mercato

con la coda ondulata

di troppe formiche…

(E che il gaudio di oggi

non diventi dolore!)

C’è chi resta nel letto,

soltanto a ascoltare,

c’è chi i timidi passi

può portare in terrazza

e pian piano si affaccia

e può anche guardare.

C’è chi aspetta il domani,

e sa già di guarire,

e per questo sorride,

c’è chi ha tempi più incerti

e può appena sperare,

c’è chi ha il lutto nel cuore

e, parlando all’amato,

come avendolo al fianco,

con le lacrime agli occhi,

gli sussurra in un soffio:

“Guarda, amore, c’è il sole!”

 

Bella per sempre

By Poesia 4 Comments

Cielo del Giudizio

Domani mi vorrei svegliare nuova

come dopo il giudizio universale

reincarnata in un corpo senza tempo

(sempre che io l’avessi meritato)

e un paio d’ali immense per volare.

Miei cari mamma e babbo, dovunque siate voi…

By Poesia 5 Comments

Castello marcondiro di notte firmato

Tanto tormento

mi danno questi sogni,

così che le mie notti

non sono mai rimedio

alla ferinità dei giorni.

E quel pensiero ingenuo

che mi fa quasi esclamare:

“Che bello, si fa sera!”

al buio si tramuta

in un affanno estremo

e guardo, ad ogni ora,

il tempo che mi manca

al sorgere del sole.

La qualità efferata

di squallidi ospedali,

gli inseguimenti a morte

di perfidi assassini

e pazzi squilibrati

e io che scappo sempre,

e sempre al buio pesto,

su strade di montagna

e in fondo urla il mare,

e ancora e ancora torno

a farmi torturare…

Miei cari babbo e mamma,

sapete dirmi adesso

dov’è quel dolce sonno

che si promette ai bimbi,

cantando con dolcezza,

canzoni per cullare,

con fonti al latte e miele,

e pomi tutti d’oro,

palazzi principeschi

e splendidi domani?

L’immagine che ho creato per illustrare  la mia poesia intende essere un modesto, ma sincero omaggio all’ artista  Vittorio Accornero

 

Tramonto fantastico

By Poesia 3 Comments

tramonto-fantastico

Solo una fantasia di cielo

niente di necessario e vero

mi riporta da te liberamente,

libera mente a ripensarti

come se… perduto quel tempo,

perduto quel tramonto e la città

che si sdraiava sotto a un sogno,

(noi due lunari bianchi di pelle,

come siamo sempre stati entrambi,

su un anonimo colle a guardare

un futuro che ora sappiamo

che non c’è) come se…

domani ci potessimo ancora

reincarnare e, come ci amammo,

ancora, amore, amare.

(Nell’immagine, Amore e Psiche di Antonio Canova, modificato e inserito in in un paesaggio fantastico da me composto)

Noia profonda

By Poesia 4 Comments

noia esistenziale fumetto

Mentre mi annoio

provo rimpianto

per le ore perdute

che, se le sommo,

fanno i miei anni.

Ore di tedio,

che oggi detesto,

che implorerò in cambio

del negato domani,

alla meta del viaggio,

né mai torneranno.

Il vischioso languore

dell’estivo imbrunire,

i rumori guardinghi

di questo sobborgo

ambìto da molti

e cha a me sa di tomba,

nonostante il mare,

i confini della strada,

il muro in mattoni

della casa di fronte

che tinge di rosso

i miei falsi tramonti,

il cancello, la palma,

le mezze parole:

tutto questo mio male,

calcinaccio in rovina

di un crollo morale,

varrà quanto l’oro

se, in fondo al respiro,

non troverò il fiato

di un nuovo minuto

per potermi annoiare.

 

 

 

 

 

 

Festa a sorpresa

By Poesia 3 Comments

Brucia strega

Un vero tormento della vita

è programmare,

quando la giornata è finita

affollare il domani

fino a farlo scoppiare,

dal poco, l’igiene personale,

-mi lavo prima i denti

o prima faccio il bagno?-

a quello che succederà

al mio funerale.

Io voglio che nessuno pianga

e cibo e vino, in abbondanza

e abiti stracciati dal dolore,

come imporrà la circostanza.

Sarà la mia festa a sorpresa,

talmente sorprendente

che mi sorprenderà

protagonista assente.

La soffitta

By Poesia 5 Comments

Ragazza chinata astratto

È stato duro

in questi giorni

spogliare la mente

dagli abiti nuziali,

mentre cadevano a terra

i ricordi dei giorni

ed un senso di morte,

vuoi per gli acari,

vuoi per la polvere,

attoscava il domani

con i petali stanchi

di sfogliate speranze…

Sono verdi, ma sembrano neri

By Poesia 11 Comments

trame di alberi in viale Italia firmato

Sono semplicemente

alberi controluce,

sono verdi,

ma sembrano neri,

non c’è niente,

ma proprio niente

da aver paura.

Resto a guardare.

Il futuro si annida

nelle ore bastarde

della sera e trema,

sentissi come trema

il cuore. Così grande pare

la devastata attesa

di un domani

che non sia peggiore…

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