Aneurisma del metaverso
mi sverso in liquami
di versi diversi,
concimazioni,
condivisioni,
rigagnoli
di confessioni.
Il canto rimbomba,
rintrona cercando
corrispondenza
tra il dire e il sentire.
Vacuità della parola
o malattia mortale
di un’ispirazione senile?
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