Strano avere il cuore chiuso
a primavera e oppresso
come se non ci fosse più
colore. Invece tutto appare
pronto. Nelle schiarite in cielo
stride un viavai di rondini,
da qualche giorno almeno,
anche il mio corpo è sveglio
o ha smesso infine di tremare.
Eppure non mi adorna quel riflesso,
il tremulo chiarore della pace,
e la mia voce gracida nel vento
patetiche mimesi dell’amore,
vorrei ardere di trepide parole,
ma riesco appena ad essere
CORDIALE. E la mia fonte, sai,
così segreta, che abbeverava
te soltanto e la tua anima
assetata, io credo sia del tutto
inaridita e non esista più per noi
la chiara risorgiva aurata,
che il sole all’alba incoronava,
dell’acqua prodigiosa della vita.
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