Strano avere il cuore chiuso
a primavera e oppresso
come se non ci fosse più
colore. Invece tutto appare
pronto. Nelle schiarite in cielo
stride un viavai di rondini,
da qualche giorno almeno,
anche il mio corpo è sveglio
o ha smesso infine di tremare.
Eppure non mi adorna quel riflesso,
il tremulo chiarore della pace,
e la mia voce gracida nel vento
patetiche mimesi dell’amore,
vorrei ardere di trepide parole,
ma riesco appena ad essere
CORDIALE. E la mia fonte, sai,
così segreta, che abbeverava
te soltanto e la tua anima
assetata, io credo sia del tutto
inaridita e non esista più per noi
la chiara risorgiva aurata,
che il sole all’alba incoronava,
dell’acqua prodigiosa della vita.
Quanta tristezza!
Sono momenti…. la primavera ritorna sempre, la giovinezza no!
Come ti capisco…