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Per Amalia Peteani, nel centoventicinquesimo anniversario della nascita

By Poesia No Comments

Cara nonna Amalia,

mai ti celebrai,

antesignana schietta

del vivere con sé.

Oggi mi hai suggerito

dalle remote nebbie

dove tu vivi ancora,

adesso io lo so,

“trinke, trank, getrunken,”

con tutto il paradigma,

così io brindo a te.

Mi accorgo solo adesso,

guardando il calendario,

che è il tuo compleanno

e vorrei dirti quanto

ho amato quei momenti

ad asciugare i piatti

o a pulire il pesce

e ridere con te

nella cucina ingauna

col lavandino in marmo.

Avevo cinque anni,

ma non li scorderò,

tu mi cantavi i lieder

e io rivedo ancora,

tutti quei sogni dolci

difficili, in tedesco

e mi auguro davvero

che nel tuo Paradiso

tu abbia sempre accanto

“die engel” biondi e santi

di cui cantavi a me.

La foto che ho scelto per illustrare la mia poesia ritrae nonna Amalia nel 1929

 

Interno casa

By Poesia 3 Comments

Cucina mia distopica,

lavastoviglie rotta morta

ed armadietto d’angolo

da protesi ortopedica,

le colazioni blande

impillolate da deliri medici

già sono morti fisiologiche

per quanto poco resta

ormai da digerire.

Ma, dopotutto, amiamoci

e progettiamo un gran domani,

colesterolo inesistente

e reni grosse da scoppiare,

pisciando dietro agli angoli.

Fuggiamo, ma oggi no,

meglio domani…

Orientamento

By Poesia, Senza categoria 2 Comments

Lo spartiacque del giorno

è il corridoio.

Mi alzo presto, la mattina.

Oggi, ora legale.

Vado in cucina, c’è buio,

ma, al di là del lungo crinale,

nel piccolo studio,

già è sorto un bel sole.

 

Tube beanti

By Poesia No Comments

donna della città

Credevo che la città

si risvegliasse presto

per farmi compagnia,

scamparmi dal silenzio,

invece se la dorme

malgrado me che vago

in cerca di un caffè,

quassù, nella cucina.

Tutto comincia dopo,

gli uffici sono chiusi,

anche la scuola è buia,

la gente arriva tardi,

non sosterà nessuno,

tutti di corsa e via…

Parlami tu, città,

ansando lavastrade

e autobus sbuffanti,

guarda verso il terrazzo,

convincimi a restare,

a non sentirmi sola,

con le trombe di Eustachio

beanti sul rumore

del mio perpetua affanno,

il battito del cuore.

Ruchè di domenica

By Poesia 4 Comments

giovane bevitrice di ruchè

Se pensi di venire

ti bollo le patate…

Mi son svegliata presto

persino stamattina,

so che il purè ti piace

e un goccio di ruchè

il nostro rosso allegro,

ma è vuota la cantina.

Poi cuocio un bell’arrosto,

lo sai ti penso sempre,

sicuro che mi manchi

e tutti quegli odori

di vita e di cucina…

Continuo ad aspettarti,

se torni porta il vino!

Cambio vita

By Poesia 2 Comments

la lampada di Aladino

Mi era sembrato tutto

così immutabile e perfetto

e per un tempo sono stata bene.

…Questa cucina immersa nel silenzio

che non diceva proprio niente

alla mia strana insonnia del mattino

ed il totale scollato isolamento

dal sole che sorgeva nel giardino…

Così mi accorsi che la felicità

non è per sempre e poi mi dissi:

“Mia cara è tempo di cambiare!”

E adesso sono qui per pochi giorni

e ho ancora il batticuore

e tutto il resto, eppure sto trovando

le vie di fuga e il modo di scappare.

Trentadue passanti

By Poesia 2 Comments

silvietta-cuce

Trentadue passanti

cuciti con amore,

schiena china,

la cucina,

i ricordi che

continuano

a parlare

il mio dialetto,

un battibecco,

litigavano spesso,

quelle mie donne

e anche adesso,

dall’aldilà.

Mi turo le orecchie,

la stoffa si tuffa

sotto il piedino,

non regge il dramma,

la macchina rauca,

voce del verbo oliare,

continua a gridare,

le ore che oramai

spengono il sole,

le tendine nuove…

Siddharta Gautama

By Poesia No Comments

Budda sdraiato in pietra metallizzato

In cucina, su una mensola alta,

puntellato col gomito sacro,

si riposa il mio Buddha sdraiato.

Ah, spartire il suo nulla

e capire il senso del fato!

E con gli occhi dischiusi al nirvana

pasturare la mente all’eterno

lontanando paura e compianto.

Ma purtroppo il mio cuore di sangue

segue sempre chi amo e mi ama.

Haiku… e vacanze

By Messaggio ai lettori, Poesia 7 Comments

L'evasione

Tela di seta

fra tavolo e seggiola

ragno in cucina

Avviso ai lettori

Con questo Haiku, dedicato al ragno, simbolo positivo della creatività operosa, vi saluto e vi ringrazio, cari amici lettori, generosissimi dispensatori di consensi, di umanità e di arte. Imitando la funambolica abilità del ragno, che getta ponti di seta sugli abissi per sparire con destrezza, fuggo dai miei quotidiani affanni e vado a respirare aria fresca, riposo e libertà. Vi abbraccio, quanti siete, e, se vorrete passare ancora in questo luogo, dove ho la mia piccola tana, ci ritroveremo tra pochissimi giorni.

 

 

Grattacieli a matita

By Poesia 5 Comments

invito al ballo

Ed al resto del mondo

non è dato sapere

quanto un tempo

ci amammo

né dove né quando…

Mi invitavi a danzare

eravamo in cucina

affacciati sui cieli

di quei viaggi futuri

che ora so che mai feci.

Solo un quadro tracciato

dove ancora mi guardi

e trafiggi il mio petto

che già anela sfiorarti

e New York che ci spia,

grattacieli a matita,

non ci resta nient’altro…

 

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