Skip to main content

Nudo femminile

By Poesia 8 Comments

Quante di me

nudità tu vedesti?

Le mie fonti, assetato,

di giovane ninfa

anelasti ed accolto

fra i miei seni moristi,

per risorgere nuovo

al divino connubio.

I miei lombi dischiusi

come petali estivi

tu vedesti scostarsi

e con mani commosse

accogliesti tuo figlio

e l’odore di vita

come fiera fiutasti.

Oh, felice animale!

Che momento fu quello!

Piangevamo ridendo

con i baci sgranati

fra i magnifici denti.

Per lunghissimi anni,

l’amore fluendo,

io fui la tua donna,

con la pelle ben tesa

ed il petto fiorente

e mi avesti al tuo fianco,

così forti e felici

e io così bella

e la ὕβρις sfrontata

da sfidare il divino.

E la νέμεσις eterna

alla fine arrivò

e mi prese le carni,

la mia polpa violata

coi suoi morsi staccò.

Il mio corpo corrotto

or sostiene il tuo sguardo,

il tuo ciglio velato

di dolore e pietà.

Ah, gli amplessi dei corpi

or ridotti a un sospiro!

Or le mani soltanto

tu mi stringi di notte

con amore infinito

e a me misera doni

un’eletta beltà.

Certe volte mi baci

appoggiando la bocca

alle labbra anelanti,

mi ci soffi il tuo fiato

mente imploro in affanno:

“Dammi ancora la vita,

un minuto, pietà…”

 

Cieli a dicembre

By Poesia No Comments

Come sono tristi

le lune di dicembre,

con le maree

gelate dentro il mare

e tu che non ricordi

quando l’estate scorsa,

or fa trecento anni,

già mi chiamavi amore!

Quando la spiaggia accolse

la frenesia dei corpi

nel dirsi tutto quello

che non fu detto mai

e ora il letto è sfatto

e tu che non ritorni,

le corna di Selene

che piangono per noi

e tutti gli astri intorno

in brividi di ghiaccio

e il canto delle stelle,

da gole di glasspiel,

che sparge suoni d’oro,

ma freddi come lame

di spade dentro il cuore…

 

 

 

La notte dei pancrazi marittimi

By Poesia 6 Comments

gigli delle dune

Quando la notte bruna

correva sulle dune

destando bianchi gigli,

ci componeva il vento

canzoni di sabbia

e sopra il quieto mare

cantava la luna.

Erano così vicini

i corpi nell’amore,

nude per trasparenza

le anime svelate

a galoppare i sogni

su un unico destriero.

Nulla fu più sincero,

più puro, più perfetto,

stupore delle stelle

che piansero splendore

L’età dell’oro

By Poesia No Comments

età dell'oro firmato

Ahi… di noi cosa resta?

Forse una canzone,

forse nemmeno quella,

una risata, una speranza,

come sole impigliato

fra i capelli, che il vento

passa e se la porta via.

Ti ricordi, amore, quando

eravamo così ubriachi

di quella grande attesa

di essere felici?  E il tempo

che avevamo! E il colore

più verde dei miei occhi

e tu che ci nuotavi dentro,

perso nel gran mare.

Nei nostri corpi snelli,

specchiati alle vetrine,

età dell’oro, onore e gloria

per noi e i nostri figli

illusi vedevamo…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: