
Una sensazione così
l’ho già provata
però ai piedi, non al cuore.
Ero una cara bambina
e ho pagato un prezzo
per un paio di scarpe
che mi piacevano tanto
davvero un po’ alto.
Forse lo meritavo,
quel contrappasso,
anche Dante l’ha detto,
ma l’avrei scoperto
molto tempo appresso.
Certo, avevo mentito
alla mamma, sulle scarpe
della prima comunione,
un sacrilegio senza confessione.
Erano bianche, col listino
e piccoli fori vi disegnavano
corone di fiori. Unico paio,
il trentuno.
Mi piacevano quelle,
erano corte e strette,
mi facevano male,
a mia madre mostravo il sorriso
e mi fingevo in paradiso.
Ecco, così oggi con te
il mio stupido cuore.
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