Come una soglioletta
sul fondo dell’abisso
su di te mi appiattisco,
compagno serale.
Vivo un amore
molecolare,
corpo su corpo,
pelle su pelle,
cuore su cuore
in un solo respiro,
quello del mare.
Come una soglioletta
sul fondo dell’abisso
su di te mi appiattisco,
compagno serale.
Vivo un amore
molecolare,
corpo su corpo,
pelle su pelle,
cuore su cuore
in un solo respiro,
quello del mare.
Come tu vuoi…
Andremo oltre ogni mare
a nutrire di lacrime
oceani sconosciuti.
Insieme e divisi
diversi e compagni.
Tu. Con la tua voglia
di andare. Rinata
dai lombi senili.
Finalmente ascoltata
mummia sbendata,
eppure neonata.
Ne accontenti i vagiti
che non sono innocenti.
Nelle bische fumose
delle voglie tardive
noi, corrotti avventori,
ci compriamo la vita.
Giovinezza, ricchezza
fanno bella anche me.
Come veli sapienti
le drappeggio sul corpo
a celare i suoi tempi,
per strapparti un sorriso.
Io. Così diversa da sempre.
Nata per vedere
fin dal primo pianto.
Ma curiosa, felice
di nutrire il rimpianto
fino a farlo scoppiare
in brandelli di gioia.
Ah, compagno rinato,
per questi mari andiamo!
Fino all’orizzonte estremo
sperimentiamo…
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