Ance da funerale
appese lungo i rami,
arti protèsi, pròtesi
di prefiche cicale.
Addio, mia cara estate,
frinisce a morte il cuore,
seccato è un altro anno,
inganno della vita,
che prima mi innamora
e poi mi lascia sola.
Ance da funerale
appese lungo i rami,
arti protèsi, pròtesi
di prefiche cicale.
Addio, mia cara estate,
frinisce a morte il cuore,
seccato è un altro anno,
inganno della vita,
che prima mi innamora
e poi mi lascia sola.
La puntualità
dote irritante
delle cicale
e petulante
ciarla sul tempo
che se ne va
morbosa ovvietà
snervante
obesità
di un’estate
affranta
arso sudario
di una mancata
felicità.
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