Skip to main content

Saluto all’aurora (lipogramma in G)

By Poesia 2 Comments

Benvenuta aurora silente

che pure riverberi ovunque

come una musica ampia.

Il coro patente dei rossi

fuso coll’ocra ed il viola

tracima in dolci paludi

ove cantano i tremuli azzurri.

Adoro sentire i respiri

dell’aria che passa e cancella

le nubi, i ricordi, i castelli.

E stridono intorno i violini,

lamenti di vento dispersi

nell’etereo eterno divino.

 

Sterlizie

By Poesia 2 Comments

Festeggiavi ferita

dall’avarizia della vita.

Noi ce la mettevano tutta, mamma

quando eravamo bambine,

per comperarti un profumo

con le nostre monetine.

Ma non era mai “quello.”

E si capiva. La faccia delusa,

la tua voce tranquilla

come se avesse paura

di alzarsi di tono,

mormorando uniforme:

“Bello, bello!”

Molto spesso mancava

il regalo del padre.

Ma non era scusato

dal non sentirsi adeguato.

Certe volte tentava

con un paio di scarpe,

tacco alto, marca folle,

di colore marrone.

Poi finivano insieme,

mamma, babbo e le scarpe,

nel negozio a cambiarle,

perché non erano “quelle.”

Guanti, calze, profumi,

sempre troppo da poco.

Un sospiro e quel grazie,

che marciva nel cuore.

Con un colpo di genio,

ti mandò le sterlizie,

una volta, mio padre.

Molto rare, inadatte

a qualsiasi vaso

dell’arredo banale

di una casa non ricca,

ma bastò il portaombrelli.

Concedesti un sorriso,

da regina di cuori

di una favola triste,

senza fate e castelli,

senza tempi felici,

senza principi azzurri.

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: