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Ars poetica

By Poesia 3 Comments

Scrivendo carmi stupidi

molcisco il mio umor languido

e canto rimbombando,

un’armatura vuota

in una stanza vuota

in un palazzo vuoto

su un isola lacustre

di un vasto lago vuoto.

E occhi di bambina,

i miei occhietti vispi,

incontro dal passato

e un po’ mi riconosco.

Vate sul water bianco

inutile mi spendo,

un po’ di carta igienica

nell’acqua di un rimpianto

galleggiano i miei versi,

nulla di eterno, o amabili,

che forse mi leggete

sopracciglia aggrottando.

 

Trasparenza del dolore

By Poesia 2 Comments

sogno abraso con rosso

Bianco di foglio

briciole di gomma

da matita, un segno

o un sogno, forse,

cancellato. Un solco

nella memoria e pare

tutto dimenticato,

ma la ferita abrasa

resta nella trama

troppo sottile,

lesione dell’anima,

trasparenza esangue

del dolore.

Il tuo ritratto

By Poesia 4 Comments

il tuo ritratto

Mi dispongo a ritrarti

mi arrabatto arrangiando

le dita in tormento.

Perché io son così:

scolpisco  la carta

con il mio movimento.

Trascinando nel bianco

il nero inchiostro, lo diluisco

e, mescolando, piallo il livello

fino a quando ne sorge

qualcosa di bello:

uno zigomo stanco

il tuo occhio da rospo,

ed il naso rapace

alle soglie del fosco

sorriso tuo amaro

con le pieghe di scuro

che ci ghigna sul grugno

quanto un tempo hai sofferto.

Venerdì nero

By Poesia No Comments

drago fumante firmato

I colori neutri tendono

per definizione

al bianco, al grigio

al nero.

A me il nero

fa paura.

I giorni neutri

tendono

alla domenica.

Anzi,

c’è un solo giorno

in cui di fatto implode

una brutta settimana:

il venerdì.

Non è che sia

un bel giorno,

ma almeno è quando

a denti stretti

aspetti che finisca

il danno.

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