Con questo Haiku, dedicato al ragno, simbolo positivo della creatività operosa, vi saluto e vi ringrazio, cari amici lettori, generosissimi dispensatori di consensi, di umanità e di arte. Imitando la funambolica abilità del ragno, che getta ponti di seta sugli abissi per sparire con destrezza, fuggo dai miei quotidiani affanni e vado a respirare aria fresca, riposo e libertà. Vi abbraccio, quanti siete, e, se vorrete passare ancora in questo luogo, dove ho la mia piccola tana, ci ritroveremo tra pochissimi giorni.
Appartengo alla categoria delle donne fortunate in famiglia, ma, quando ero poco più di una bambina ho conosciuto una giovane sposa, minuta, col viso dolcissimo, sembrava un uccellino, che aveva il volto spesso deturpato dai lividi (le botte del marito) che cercava di nascondere con trucco pesante e ciocche dei suoi capelli biondi, trascinate a coprire le guance. Mia madre raccoglieva le sue confidenze, io ascoltavo e guardavo i begli occhi grandi della donna riempirsi di lacrime. Non ho mai dimenticato… come non ho dimenticato mio padre, un uomo giusto e generoso, che fece il possibile per aiutarla.
Condivido volentieri questo post di Enrico Garrou per non dimenticare.
mi prendo pochissimi giorni di pausa, ma prima di questo brevissimo congedo, vi ringrazio per l’assiduità, per il sostegno, per i commenti e gli spunti che mi offrite scrivendomi.
Di ritorno da una breve vacanza che, per quanto mi è piaciuta, mi ha lasciato addosso una specie di malinconica nostalgia, (quindi sto malissimo) per tirarmi un po’ su, do seguito a una simpatica nomination, che molto ha a che fare col recupero del buon umore.
Come ci spiega Gloria, la blogger che lo ha inventato, lo scopo del Mood Music Tag è di diffondere la musica del buon umore. Si sa che del buon umore c’è sempre bisogno, ma, aggiungo io, particolarmente in questo momento…
Vediamo come si fa a partecipare, perché partecipare è bello, fa dilagare la musica, i sorrisi, la voglia di ballare e di ripartire alla grande!
-Per partecipare devi essere stato taggato almeno una volta.
-Scegli almeno 5 tracce musicali (o più) che rispecchino alcune emozioni o stati d’animo al positivo.
-Tagga almeno 5 blogger (o anche di più ) e avvisali di averli taggati.
-Cita all’interno del tuo articolo il link del blog da cui è partita l’idea.
-Se vuoi spiega, anche brevemente, perché hai scelto alcune tracce piuttosto che altre.
A questo punto, dopo averci pensato su molto seriamente e con altrettanta allegria, non mi resta che aggiungere la mia Mood Music List, con sei preferenze, sperando che contribuisca al buon umore globale. Motivazioni non ne ho, se non che mi piacciono molto!
Spero davvero tanto che rispondiate, cari blogger taggati, penserete un po’ più alla musica e meno ai problemi quotidiani, vi divertirete e avrete la possibilità di far divertire.
Per concludere, vi trasmetto e faccio mio l’invito di partidilui: Diffondiamo il buon umore!!! (con tutti i punti esclamativi del caso).
In apertura di questo post per prima cosa ringrazio tanto, ma tanto che di piùnon si può, il blogger https://partidilui.wordpress.com che mi ha nominata per il Liebster award. Lo ringrazio per avermi offerto questa simpatica opportunità, che mi consentirà di fare altrettanto con amici blogger che stimo e per avermi sostenuto con le sue gentili parole di apprezzamento. Vi invito a fare una visita al suo blog!
Il Liebster Award è un premio per i migliori blog emergenti che conosciamo. Ogni persona nominata può a sua volta nominare come vincitori del premio altri 10 blogger, e cogliere così occasione per farsi conoscere da loro, ma anche per far conoscere i loro blog.
– Nominare altri 10 blog (meglio se con meno di 200 follower.)
– Comunicare la nomina ai 10 blogger scelti.
E allora cominciamo!
Perché hai aperto un blog?
Perché da sempre amo scrivere, poesie e libri. Superata (molto tempo fa) la fase adolescenziale in cui scrivevo solo per me stessa, ho sentito il bisogno di essere letta, di comunicare pensieri, esperienze, emozioni. Lo strumento del blog consente di scrivere liberamente e permette inoltre il confronto, dando la possibilità di essere a un tempo scrittori e lettori.
Ci parli un po’ delle tue passioni?
Amo dedicarmi a tutte le attività creative, amo scrivere, fare ed elaborare fotografie, disegnare (male) e dipingere (malissimo). Mi piace leggere, ascoltare la musica, ho una passione per due strumenti musicali non proprio comuni, la glassarmonica e il theremin. Amo passeggiare all’aria aperta, catturare tramonti drammatici, amo guardare film, meglio se zuccherosi, romantici e a lieto fine. (Guardo anche Inga Lingstrom, per intenderci, ma non ditelo in giro.) Mi piace cucinare, specialmente i dolci. Vorrei saper fare bene il pane e la pizza, ma mi devo ancora esercitare. Adoro fare composizioni di fiori freschi.
Quanto pensi che i commenti e le interazioni siano utili per un blogger e in che modo?
Penso che siano fondamentali, in quanto permettono il confronto. Chi scrive, tramite il commento, vede con gli occhi del lettore e sa se è riuscito e in quale misura a comunicare. I commenti degli altri blogger e la qualità dei loro blog ci aiutano a migliorare e, last but not least, possono darci molto aiuto, conforto e arricchimento sul piano umano.
Di cosa parli nel blog?
Scrivo soprattutto poesie e cerco di integrarle con le immagini: parlo di me, della mia filosofia di vita, dei sentimenti, dei ricordi, non solo miei, ma anche di quelli desunti da situazioni che vedo ed ho visto. Anche se non tutte le poesie sono strettamente autobiografiche, nessuna situazione deriva dall’immaginazione in senso stretto o dalla finzione. Il passato è un immenso serbatoio di esperienze, rese sapide dalla marinatura nel tempo. Per i libri che ho scritto e scrivo, di cui per ora ho parlato troppo poco, mescolo esperienza, ricordi, persone vere con la faccia di altre, luoghi della memori camuffati a una buona dose di invenzione. Dopo prolissi esordi filosofici, mi sono orientata verso la vita vissuta, indulgendo sempre più alla mia vena comica.
Hai creato un rapporto di amicizia con altri blogger? Vi siete mai conosciuti personalmente?
No, ma spesso intuisco nei brevi messaggi una corrente di simpatia umana, con certi poeti mi sento davvero in sintonia.
Come immagini il tuo blog tra due anni? Vorresti vederlo crescere/cambiare e in che modo?
Se penso a un futuro così remoto mi spavento. Non amo fare programmi. La creatività, come una sorgente, può estinguersi da un momento all’altro. E il blog diventerebbe allora una specie di tomba dei miei sentimenti. Però vorrei (presto) migliorarne almeno la veste grafica e curarmi un po’ più dei libri. Non vorrei che levitasse a dismisura, per mancanza di tempo. Mi piace non solo pubblicare, ma anche seguire per quanto possibile i blog cui mi sento più vicina e interagire, naturalmente.
La cosa che sai fare meglio?
Scrivere (e cucinare.) Ho un’ottima memoria per le situazioni, i particolari, anche minimi, e lavoro di pancia, sono intuitiva, so ascoltare. (Osservo tutto e copio la vita.)
Quanto tempo dedichi al blog?
Non moltissimo, ho molte faccende pratiche, nella vita, da sbrigare e ho nelle mie priorità il rapporto diretto con le persone in carne ed ossa. Mai più di due ore, limite autoimposto.
Come nascono i tuoi post?
Per la maggior parte, mi ripeto, sono poesie, alcune pescate dal mio sconfinato serbatoio (scrivo poesie da quando avevo sei anni), altre attuali se non fresche di giornata, che mi nascono dentro da sempre, a qualsiasi ora, anche di notte, mi devo prendere solo la pena di “registrarle”. Mi piace cercare e catturare immagini che in un certo senso le descrivano, pur rendendomi conto che una buona composizione non dovrebbe aver bisogno della stampella del supporto visivo. Ma la tentazione è troppo forte…
Un saluto ai lettori?
Molto volentieri! Saluto e ringrazio di cuore tutti i miei lettori, cui sono davvero grata. Sono, infatti, addirittura i garanti della mia esistenza come scrittrice!
Nel congedarmi, mi scuso con loro se questa volta sono stata un po’ prolissa.
I blog che nomino sono solo sette, me ne scuso, ma non è da molto che ho aperto il blog. Questa mia scelta, d’altra parte, riflette il limite posto da questo award, che suggerisce di segnalare blog emergenti con un limitato numero di followers. Ho cercato, in parte, di attenermi alla regola. Ecco dunque il mio elenco:
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