Caro Jorge Mario Bergoglio,
caro papa, ti do il mio consiglio:
Occhio a Volodymyr e a Giorgia, il ministro!
Saran pure fratelli, quei due,
ma non sanno di pace e perdono.
Sì, fratelli sarebbero tutti,
perché tutti figli di Dio.
Dovresti sapere anche tu,
caro papa argentino,
che hai scelto di chiamarti Francesco,
come il grande Francesco di Assisi,
che anche i russi lo sono, fratelli,
e che la pace non vuole armamenti,
né pasticci di Inglesi o Cinesi,
Americani o paesi UE
Il tuo posto sarebbe là al fronte,
tutto solo e vestito di bianco
a cercare fra morte rovine
due nemici, obbligarli a guardarsi,
per scoprirsi non troppo diversi
e impauriti e stanchi e delusi
e con buone parole ispirate
da chi regna nell’alto dei cieli
li farai ritrovare fratelli
e un abbraccio farà il giro del mondo
e la pace, vedrai, tornerà
e, col tempo, l’amore e il perdono.
E se un cane fra quelle macerie
ti verrà a leccare la mano
capirai che ti vuole alleviare
le fatiche e le pene del cuore
e non avrai che da alzare la mano,
benedire e lodare il creatore.
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