Skip to main content

Pulizie di primavera (Ancora spero)

By Poesia 4 Comments

Di nuovo mi ha assalito

il tarlo del pulito.

Apro gli armadi

e getto via l’usato.

Abiti striminziti,

di molto inadatti

ai protesici andazzi.

Sono ricordi,

svolazzi carini,

ma piccolini.

E allora buttiamo,

anzi, se trovo il modo,

doniamo.

(Il Corona ha proibito

di spartire il vestito.)

E se guarissi?

Brinderemo

e nuovi stracci

compreremo!

 

Scarpette

By Poesia 3 Comments

 

Quante scarpette nella mia vita,

ora posate su questo scaffale,

così lontano dalla smania di andare…

Quelle marroni, con il fiocco di raso,

quasi correndo dal mio professore

arse nel rogo del  primo amore,

quelle d’argento della festa da ballo,

col vestito verdino di seta moiré,

e il caro ingegnere più grande di me

che la bocca bambina non seppe baciare,

quelle sbagliate per prendere il mare

col biondo ragazzo dagli gli occhi nel cielo

e parole di ghiaccio per farmi morire,

quelle da sposa col tacco sottile

e il passo da donna, per andare lontano…

Ma ora non so, perché quelle che indosso

fanno il cammino del quotidiano,

forse il colore e persino la forma

diventano belle quando noi le smettiamo.

 

Café latéral

By Poesia 6 Comments

cantante francese

Canta ragazza canta

la tua canzone triste,

così francese per il noir

della sua malinconia,

e nessuno sa se odiarti

per quanto ti lamenti

perché ti manca Parigi

o cercare nel cuore

quel che ancora resta

della voglia sottile

di partire.

Troveremo mai

la stessa lenta Senna

e il tremore di mani

a cercarsi nella luce di vetro

di Notre Dame cattedrale

e le stupite bocche

a promettersi l’eternità

d’amore? E il café Latéral,

così angolare come noi,

a sfamare la voglia

di esser lì, semplicemente

a respirare? Accarezza

col velluto nero della voce,

roca come guanti di dolore,

e specialmente con la erre

arrotondata e guasta

la nudità elegante della noia

di un sogno fuori moda,

dei tappi di champagne,

del vestito di raso tarmato,

dei cerini rubati al Buddha bar,

tutto nascosto nell’armoire,

che nemmeno tu, né noi,

né oggi né mai, riusciremo

dolcemente a disserrare.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: